Morgan assolto per gli insulti ai poliziotti durante lo sfratto a Monza: “Quel giorno soffrivo molto”

Il cantautore Morgan, al secolo Marco Castoldi, è stato assolto dalle accuse di oltraggio a pubblico ufficiale nei confronti di alcuni poliziotti durante l'esecuzione dello sfratto dalla sua abitazione di Monza, avvenuto nel giugno del 2019. Lo ha deciso questa mattina il giudice di Monza Valentina Schivo, secondo cui "il fatto non sussiste". La Procura, per lui, aveva invece chiesto una condanna a 9 mesi di reclusione.
Gli insulti ai poliziotti durante lo sfratto a Monza
In quell'occasione Morgan aveva infatti apostrofato con epiteti offensivi gli agenti intervenuti nel procedimento di sfratto definendoli "mostri, codardi, ignoranti" e "ridicoli", per poi paragonarli a "boia" e "becchini". L'ex leader dei Bluvertigo, assistito dall'avvocato Roberto Iannaccone, si era difeso contestualizzando le sue reazioni all'interno di una "giornata emotivamente difficile", spiegando di aver utilizzato un gergo "teatrale" e di non aver identificato gli agenti perché in borghese. "Mi trovavo in uno stato di profonda sofferenza nel lasciare quella che era non solo la mia casa, ma anche il luogo di lavoro, dove avevo lo studio di registrazione e i miei strumenti”, erano state le sue parole in aula.
La giornata dello sfratto, del resto, fu piuttosto movimentata. Al tempo, davanti alla villetta di via Adamello, si era radunata una vera e propria folla di curiosi, sostenitori, e giornalisti, immortalata dallo stesso Morgan in una lunga diretta social. L'immobile da 153 metri quadrati e doppio box auto da 20 metri quadrati era stato messa in vendita all'asta (prezzo base 328mila euro) su richiesta dell'ex moglie Asia Argento per il mancato pagamento degli assegni di mantenimento nei confronti della figlia minorenne Anna Lou.
Morgan a processo per stalking
Morgan, attualmente, si trova sotto accusa anche davanti ai giudici del Tribunale di Lecco, dove è accusato di stalking e diffamazione aggravata ai danni dell'ex fidanzata Angelica Schiatti, a cui l’ex giudice di X Factor ha appena versato un assegno di risarcimento da 100mila euro: la donna lo ha denunciato per aver pubblicato contenuti offensivi, diffuso foto e filmati privati e averla perseguitata con numerosi messaggi e telefonate. Castoldi, inoltre, si sarebbe più volte presentato sotto casa della giovane, costretta a trasferirsi a casa così del padre. Infine, secondo l'accusa, avrebbe incaricato due uomini di pedinare Schiatti e l'attuale compagno Calcutta, affittando un appartamento a pochi metri di distanza dalla loro abitazione.
