25 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Monza, donna minacciata e ricattata dall’ex e dai suoi complici dopo un video hard: in 4 a processo

Quattro persone sono state rinviate a giudizio a Monza con le accuse di estorsione, stalking e diffamazione ai danni di una donna di 47 anni. La vittima due anni fa si era lasciata convincere dal fidanzato di allora a girare un video hard assieme a lui e ad altri due uomini. Ma dietro il filmato in realtà si nascondeva un piano per minacciarla e ricattarla. Dopo aver subìto le richieste dei suoi aguzzini per mesi, la 47enne ha trovato il coraggio di denunciarli.
A cura di Francesco Loiacono
25 CONDIVISIONI
(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Quattro persone sono state rinviate a giudizio dal giudice per l'udienza preliminare di Monza, Silvia Pansini, per i reati di estorsione, stalking e diffamazione. A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dalla Brianza emerge un'altra storia di violenza perpetrata ai danni di una donna, "colpevole" solo di essersi fidata della persona sbagliata. La vittima della vicenda finita in tribunale è una donna brianzola di 47 anni. Nella primavera del 2018 aveva accettato di girare un video hard col fidanzato di allora, un suo coetaneo di Trezzo sull'Adda, e altri due uomini. Nel filmino era coinvolta una quarta persona, una donna, ritenuta dagli inquirenti complice dei tre uomini.

Dietro la richiesta di girare un video hard un piano per ricattare la donna

Come la 47enne aveva scoperto in seguito, il filmato non era una semplice, per quanto bizzarra, richiesta del partner, ma faceva parte di un piano ben orchestrato per minacciarla e ricattarla. Subito dopo aver girato quelle scene a luci rosse, infatti, i quattro avevano iniziato a chiedere soldi alla 47enne, con la minaccia di rivelare al padre della donna e agli altri suoi conoscenti, perfino ai vicini di casa, il contenuto del video. Le richieste si erano fatte via via sempre più pressanti ed esose: ben presto i ricattatori della donna avevano iniziato a diffondere parte del contenuto del video hot e così fogli con fotogrammi del filmato, immagini e messaggi con insulti volgari e false accuse erano arrivati al genitore della donna e anche nelle cassette delle lettere dei suoi vicini di casa a Usmate Velate, da dove poi la 47enne era stata costretta ad andarsene per via delle menzogne riportate.

La 47enne, assistita dall'avvocato Elena Franzoni, dopo aver subìto per mesi ha fortunatamente trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini: ne è nata così l'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Carlo Cinque che ha portato negli scorsi giorni al rinvio a giudizio per l'ex fidanzato della donna e i suoi tre complici, chiamati ora a rispondere delle loro condotte davanti al tribunale.

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views