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Monia Bortolotti accusata di infanticidio

Monia Bortolotti assolta dall’accusa di aver ucciso i figli neonati: “Starà in una Rems per 10 anni”

Monia Bortolotti è stata assolta dall’accusa di aver ucciso i suoi due figli neonati nel 2021 e nel 2022. Per il primo caso, secondo la Corte d’Assise di Bergamo non ci sarebbero prove per parlare di omicidio, mentre per il secondo è stata dichiarata “non punibile”.
A cura di Enrico Spaccini
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Monia Bortolotti
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La Corte d'Assise di Bergamo ha assolto Monia Bortolotti dall'accusa di aver ucciso i suoi figli neonati, una bambina di 4 mesi nel novembre del 2021 e un bambino di 2 mesi nell'ottobre del 2022. Secondo i giudici, il primo "fatto non sussiste" in quanto non sarebbero emersi elementi probatori sufficienti per affermare che si sia trattato di un omicidio, mentre per il secondo episodio la donna è stata dichiarata "non punibile" per lo "stato di totale incapacità di intendere e volere al momento del fatto". La Corte, presieduta da Patrizia Ingrascì, ha comunque disposto per Bortolotti la "misura di sicurezza di 10 anni in una Rems", dove si trova già dall'estate del 2024. La pm Maria Esposito aveva chiesto la condanna all'ergastolo e 6 mesi di isolamento diurno.

Il decesso dei due bambini neonati

Stando a quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri della sezione Operativa della Compagnia di Bergamo, nel 2022 Bortolotti e il compagno con il quale conviveva in un appartamento a Pedrengo avevano portato il loro figlio neonato all'ospedale Papa Giovanni XXIII perché cianotico. Il piccolo rimase ricoverato un mese, per poi morire il 25 ottobre 2022 a 2 mesi di vita. Durante l'autopsia, il medico legale aveva rilevato che il decesso del bambino era stato provocato da un’insufficienza respiratoria acuta da asfissia meccanica. Secondo l'accusa, Bortolotti lo avrebbe stretto a sé fino a farlo soffocare.

Alla luce di queste rivelazioni, la Procura aveva deciso di riesumare la salma della bambina che la coppia aveva perso il 15 novembre 2021. La piccola era morta a 4 mesi di vita. Il pessimo stato di conservazione, però, non aveva permesso al medico legale di identificare con esattezza la causa del decesso e le circostanze.

La ricostruzione della Procura e l'assoluzione

A novembre 2023 Bortolotti è stata arrestata. Secondo gli investigatori, infatti, era stata la donna a soffocare i figli perché non sopportava il loro pianto. In entrambi i casi, la 29enne era sola in casa. Lei, però, ha sempre negato. La perizia psichiatrica alla quale è stata sottoposta in incidente probatorio aveva evidenziato in Bortolotti un grave disturbo che l'avrebbe resa non in grado di intendere e di volere. Nell'estate del 2024 era stata trasferita dal carcere alla Rems di Castiglione delle Stiviere (in provincia di Mantova).

Oggi, giovedì 13 novembre, la Corte d'Assise di Bergamo ha assolto la 29enne perché il "fatto non sussiste" per la morte della bambina e perché "non punibile" per il bambino. Se nel primo caso non ci sarebbero prove sufficienti per parlare di omicidio, nel secondo è stato riconosciuto il vizio di mente al momento dei fatti e, perciò, la responsabilità penale sarebbe da escludere completamente. Nell'ultima udienza, la Procura aveva sostenuto la necessità di una nuova perizia psichiatrica e poi chiesto la condanna all'ergastolo e 6 mesi di isolamento diurno. Il difensore della 29enne, l'avvocato Luca Bosisio, invece l'assoluzione per entrambe le morti o il proscioglimento per vizio di mente. I familiari non si sono costituiti parti civili.

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