Modella aggredita su un treno da uno sconosciuto, la denuncia: “Mi voleva uccidere a calci”

"Ha iniziato a fissarmi, poi gli insulti, infine i calci. Voleva uccidermi". A parlare è la modella brasiliana Stephanie A. che, lo scorso 3 novembre, è stata aggredita da un ragazzo di 26 anni a bordo di un treno sulla tratta Bergamo-Milano. Questa mattina, venerdì 7 novembre, il 26enne è stato fermato dalla polizia e portato all'interno del Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di Torino in attesa di essere rimpatriato nel suo Paese d'origine.
L'aggressione e la denuncia sui social
Il giorno successivo all'aggressione, la ragazza ha pubblicato un post di denuncia sui social nel quale ha raccontato quanto subito. "Mentre tornavo a casa, ero sul treno tra le stazioni Carnate Usmate e Arcore" quando un ragazzo "ha iniziato a fissarmi, poi mi ha lanciato una bottiglia d'acqua senza nessun motivo e a offendermi con diverse parolacce e mi diceva di stare zitta mentre io non dicevo niente e provavo a capire cosa succedeva".
Poi, "gli ho detto di non parlarmi e me ne sono andata spaventata". È a quel punto, però, che il 26enne si sarebbe alzato per seguirla: "Gridava che avrebbe finito con la mia vita, ha provato a prendermi per il collo quando ho spruzzato la prima volta lo spray al peperoncino per allontanarlo". Da quel momento, "ha iniziato a picchiarmi con un pugno e mentre ero a terra, mi dava dei calci". Sono stati "momenti di terrore, ho pensato che non sarei riuscita a sopravvivere", ha concluso la modella.
Il fermo dell'aggressore
Questa mattina, venerdì 7 novembre, la polizia di Monza e della Brianza ha fermato l'aggressore e lo ha portato nel Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di Torino. Stando a quanto riferito, il 26enne era titolare di un permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato, ed era già noto alle forze dell'ordine per lo stesso reato già commesso in un'altra provincia. Motivo per cui il Questore di Palermo aveva emesso nei suoi confronti il foglio di via obbligatorio per la durata di quattro anni.
L’uomo, nella mattinata di mercoledì 5 novembre, è stato riconosciuto alla stazione di Carnate dagli addetti alla security di Trenord che hanno allertato il personale della Polizia Ferroviaria di Monza che, a sua volta, lo ha accompagnato all’Ufficio Immigrazione dove, accertata la sua condizione di irregolarità, il Questore ha adottato il provvedimento di collocamento presso il CPR di Torino, dove sarà trattenuto il tempo necessario all’organizzazione del viaggio per il rimpatrio nel Paese di origine.