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Minorenne arrestato per propaganda jihadista online: aveva manuali per costruire bombe

Un minorenne residente nella provincia di Pavia è stato arrestato questa mattina con l’accusa di essere parte di una rete internazionale volta alla propaganda jihadista dell’ISIS. Durante le perquisizioni, i militari hanno rinvenuto anche diversi manuali per la costruzione e l’assemblaggio di ordigni esplosivi e incendiari.
A cura di Giulia Ghirardi
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Immagine di repertorio
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Questa mattina, martedì 4 novembre, i carabinieri del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) hanno arrestato un minorenne, accusato di essere parte di una rete internazionale volta alla propaganda jihadista dell'ISIS. Durante le perquisizioni nell'appartamento del ragazzo, i militari hanno rinvenuto diversi manuali per la costruzione e l’assemblaggio di ordigni esplosivi e incendiari.

Le indagini e l'arresto

L’operazione si è sviluppata a partire da una complessa attività investigativa, iniziata a ottobre 2024, nel corso della quale è stata individuata all’interno dei social network una rete di utenti dediti alla diffusione di contenuti multimediali di propaganda jihadista dell'ISIS con l'obiettivo di reclutare giovani da instradare nelle aree di conflitto.

Così, secondo le informazioni disponibili sino a questo momento, alle prime ore di questa mattina è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del minore, emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni di Milano su richiesta della Procura. Il ragazzo, di origini tunisine e residente nella provincia di Pavia, a partire dal 2024 si sarebbe, infatti, auto-radicalizzato aderendo ad una rete digitale volta alla propaganda della jihad e del martirio. Il minore si era anche procurato diversi manuali per la costruzione e l’assemblaggio di ordigni esplosivi e incendiari con sostanze di facile reperibilità, manifestando la volontà di andare a combattere in area di conflitto.

Per questo, al ragazzo sono state contestate le fattispecie di reato di "partecipazione a un’organizzazione con finalità terroristiche" e di "istigazione a delinquere", aggravata dall’utilizzo di strumenti informatici e relativa a delitti di terrorismo. Nell’ambito della medesima operazione è stata effettuata una perquisizione anche nei confronti di una minorenne residente a Milano inserita nello stesso gruppo radicale.

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