Minaccia di licenziamento i suoi operai e gli estorce parte dello stipendio: arrestato capocantiere

Un capocantiere dipendente di un'azienda edile della provincia di Bergamo è stato arrestato dalla guardia di finanza di Milano con l'accusa di estorsione continuata aggravata. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, per mesi avrebbe minacciato di licenziamento la sua squadra di operai per estorcere loro parte dello stipendio. L'uomo si trova al momento agli arresti domiciliari su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lodi. Le presunte vittime sarebbero almeno dieci.
Le indagini, condotte dai finanzieri del nucleo Operativo metropolitano di Milano, sono partite da un cantiere nel territorio comunale di San Giuliano Milanese. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, il capocantiere, un uomo di nazionalità marocchina e con diversi precedenti alle spalle, avrebbe estorto denaro alla squadra di operai che coordinava sotto la minaccia di licenziamento. A chi si rifiutava di consegnare parte dello stipendio, riduceva il numero di ore lavorate in busta paga e le segnava ad altri lavoratori, costringendo in questo modo gli ultimi a versare ancora più soldi.
Le minacce e le estorsioni sarebbero proseguite da gennaio a marzo scorsi, il tutto all'insaputa dell'azienda edile per la quale lavoravano, in vari cantieri sparsi tra San Giuliano Milanese e la provincia di Como. Le vittime sarebbero almeno dieci, tutte di origine nordafricana. Su disposizione del Tribunale di Lodi, i militari della guardia di finanza hanno arrestato il capocantiere per estorsione continuata aggravata e hanno applicato nei suoi confronti la misura cautelare dei domiciliari. Provvedimento poi confermato dal giudice.