Milano, scatta il primo “Daspo Willy”: divieto di avvicinamento ai bar per un uomo di 37 anni

Scatta il primo Daspo Willy a Milano. Destinatario del primo divieto di avvicinamento per due anni a bar e locali di Milano con slot machine, videolottery, gioco d'azzardo e alcol è un uomo di 37 anni, cittadino marocchino con precedenti penali. Il 37enne, secondo quanto riportato dagli agenti della Questura di Milano, a fine settembre in una sala slot di via Forze Armate dopo essersi ubriacato avrebbe iniziato ad aggredire il proprietario del locale sfogando la sua rabbia scoppiata probabilmente per l'ennesima partita persa alle macchinette. L'uomo avrebbe prima colpito la vittima con oggetti di vario tipo e poi gli avrebbe legato i polsi con un cavo elettrico che gli avrebbe stretto anche intorno al collo. Infine avrebbe rapinato il titolare del locale di 1.300 euro. Dopo un'attenta indagine l'uomo è stato identificato e arrestato. Dovrà ora rispondere di rapina aggravata, tortura, sequestro di persona e danneggiamento.
Il Daspo Willy è stato istituito dall'ultimo decreto sicurezza
Una vicenda che ha convinto la Divisione Anticrimine ad applicare al 37enne il primo daspo urbano "Willy": questo divieto di avvicinamento ai locali infatti è stato introdotto dall'ultimo Decreto sicurezza firmato dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’interno Luciana Lamorgese in sostituzione dei vecchi decreti del predecessore Matteo Salvini. La decisione da parte del governo di inserire il Daspo nel nuovo documento era arrivata qualche giorno dopo la morte di Willy Monteiro, il giovane pestato a morte a Colleferro, provincia di Roma, nella notte tra il 5 e il 6 settembre dopo che aveva tentato di difendere un amico in difficoltà. Oltre al Daspo Willy, il governo aveva manifestato l'intenzione anche di chiedere l'inasprimento di pene per il reato di rissa.