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Milano, precipita dal ballatoio di casa: salva. Ma la sua versione dei fatti non convince la polizia

Non ha convinto i poliziotti intervenuti a seguito della sua caduta dal ballatoio di casa in via Lecco, a Milano, la donna di 30 anni rimasta ferita per l’impatto con l’asfalto, rimediando contusioni guaribili in 60 giorni. Secondo gli investigatori, la donna di origini dell’est Europa, si prostituirebbe all’interno dell’appartamento e sarebbe stata aggredita da qualcuno, forse un cliente.
A cura di Filippo M. Capra
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Dramma sfiorato nella serata di oggi, giovedì 20 agosto, a Milano, dove in via Lecco, a due passi da Porta Venezia, una donna di 30 anni è precipitata dal ballatoio di casa sua che, fortunatamente, è al primo piano dello stabile. Secondo quanto comunicato dall'Azienda regionale emergenza urgenza della Lombardia, l'incidente si è registrato verso le 20 quando una chiamata di aiuto è arrivata al centralino del 118 che ha inviato sul posto un'ambulanza per prestarle soccorso. Portata in ospedale, le ferite riportate sono state giudicate guaribili in 60 giorni.

La versione dei fatti della donna non convince la polizia

Sul posto sono intervenuti poi anche gli agenti della polizia di Stato per ricostruire la vicenda e accertarsi della dinamica dell'incidente. Le forze dell'ordine trovano poco chiari i contorni di quanto accaduto e faticano a credere alla versione della donna, originaria dell'est Europa, che ha dichiarato di aver perso l'equilibrio a seguito di un malore causato dall'inalazione dello spray al peperoncino che qualcuno avrebbe spruzzato. Al contrario di quanto affermato dalla trentenne, gli investigatori sospettano che la donna si prostituisca all'interno della sua abitazione e che, forse, la caduta dal ballatoio possa essere avvenuta per mano di un aggressore, forse un cliente. Per ora, comunque, la donna rimane sulla sua posizione e nega le ipotesi formulate dalle forze dell'ordine. Intanto nella sua abitazione sono arrivati gli agenti della Scientifica per effettuare tutti i rilievi del caso. Raccolte anche le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona.

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