Milano potrebbe dire addio ai lockbox: quando potrebbe scattare il divieto e cosa si potrebbe rischiare

Entro gennaio, quando inizieranno le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, Milano potrebbe dire ufficialmente addio ai lockbox e cioè a quelle piccole cassette dove alcuni locatori lasciano le chiavi degli appartamenti, che mettono in affitto per periodi brevi, così da facilitare il check-in autonomo. La proposta non è poi così nuova. Se ne era già discusso a novembre 2024 quando il democratico Michele Albiani aveva presentato in Consiglio Comunale una mozione. Adesso, però, potrebbe arrivare l'ufficialità. La proposta di delibera, che vede come primo firmatario proprio Albiani, arriverà venerdì in Commissione sicurezza per poi approdare nell'Aula consiliare entro la fine del mese.
Cosa prevede la proposta di delibera
Lungo il testo si chiede di inserire il divieto nel regolamento di Polizia Urbana. Se dovesse essere approvato senza alcuna modifica, chi installerà i lockbox su suolo pubblico o su strutture pubbliche (edifici, panchine, cancelli e pali elettrici) dovrà pagare una sanzione amministrativa che andrà da cento euro e fino a quattrocento euro. Inoltre sarà prevista la rimozione in modo coatto delle cassette "con spese a carico dei soggetti responsabili".
Tra i motivi di questa proposta, si fa riferimento sia al decoro urbano ("Non è accettabile che le strade di Milano vengano trasformate in un magazzino privato a cielo aperto", afferma Albiani) che alla sicurezza. Su quest'ultimo tema, in particolare, l'esponente politico fa riferimento ad alcuni episodi di cronaca che "hanno documentato l'impiego di cassette portachiavi anche per attività di spaccio di stupefacenti con arresti da parte della polizia locale".
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è detto favorevole all'iniziativa: "È chiaro che poi bisognerà capire come si farà a metterla in pratica e in quanto tempo, però è un’iniziativa che ha senso e va nella direzione che stanno prendendo anche molte altre città".
Le altre città in cui è previsto il divieto
Già altre città hanno adottato il divieto. A Firenze l'annuncio è arrivato il 12 novembre 2024 quando la sindaca Sara Funaro ha comunicato che dal 2025 sarebbe scattato il divieto di installarle all'ingresso dei palazzi del centro storico. Qualche giorno dopo, è toccato a Roma. E in Italia anche a Venezia è vietato utilizzarle. All'estero invece una misura simile è stata adottata da Parigi.