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Milano, nascondeva in casa 21 chili di eroina: arrestato operaio incensurato

Un insospettabile operaio di 48 anni, incensurato e residente a Bergamo, è stato arrestato dalla polizia a Milano. In un appartamento nel capoluogo lombardo, in via Sardegna, nascondeva 43 panetti di eroina per un peso complessivo di 21 chili, oltre a materiale per tagliare e confezionare le dosi. Il 48enne si trova adesso nel carcere di San Vittore.
A cura di Francesco Loiacono
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La droga sequestrata all'operaio (Foto: Questura di Milano)
La droga sequestrata all'operaio (Foto: Questura di Milano)

Ufficialmente lavorava in una ditta come operaio, con la fedina penale immacolata. Adesso però un uomo di 48 anni dovrà spiegare alla polizia cosa ci facessero 21 chili di eroina in un appartamento nella sua disponibilità. A scoprire la droga sono stati alcuni agenti della squadra mobile di Milano che venerdì pomeriggio hanno notato il 48enne, un cittadino albanese residente a Bergamo, fermo su un furgoncino in via Tiepolo, nel capoluogo lombardo.

La droga scoperta in un appartamento in via Sardegna, a Milano

I poliziotti si sono insospettiti quando hanno visto un altro uomo salire brevemente sul furgone per poi scendere e dileguarsi in un palazzo. A quel punto sono scattati i controlli: quando gli agenti si sono avvicinati il 48enne era seduto al posto di guida e aveva sulle gambe una bustina con all'interno 10 grammi di cocaina. Alla polizia il 48enne ha spiegato che la sostanza stupefacente era uso personale, ma le sue giustificazioni non sono bastate per evitare un controllo più approfondito. Gli agenti hanno trovato un mazzo di chiavi di un appartamento di cui il 48enne non ha però voluto fornire spiegazioni. Non sono servite: i poliziotti sono riusciti comunque a risalire all'abitazione in questione, un appartamento in via Sardegna a Milano, in zona Washington. All'interno gli agenti hanno scoperto un borsone che conteneva ben 43 panetti di eroina, per un peso complessivo di 21 chili. Una quantità impressionante di droga accompagnata da 2,5 chili di sostanza per "tagliare" lo stupefacente, materiale per confezionare le dosi, presse e cinquemila euro in contanti, possibile provento di spaccio. Per l'insospettabile operaio è così scattato l‘arresto con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti: l'uomo è stato portato nel carcere di San Vittore, dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria. Le indagini per risalire alle altre persone coinvolte nell'attività di spaccio proseguono.

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