Milano, detenuto rompe il naso a un agente nel carcere di San Vittore

Violenta aggressione all'interno del carcere di San Vittore, nel centro di Milano. Un detenuto ha colpito al volto un agente della polizia penitenziaria, rompendogli il naso. A comunicare la notizia dell'aggressione è stato il segretario dell'Unione sindacati polizia penitenziaria (Uspp) Pietro Coscarelli, che in una nota ha spiegato la dinamica dell'accaduto. L'agente si stava apprestando ad aprire la cella in cui è detenuto l'aggressore per la consueta "ora d'aria": in quel momento il detenuto avrebbe aggredito l'agente colpendolo al volto. Un'aggressione particolarmente violenta: il detenuto avrebbe trascinato all'interno della cella il poliziotto, scaraventandolo sul pavimento e picchiandolo.
L'assessore De Corato: Episodio intollerabile, dotare la polizia penitenziaria di taser
Alla fine il malcapitato agente ha riportato diverse fratture al naso: stando a quanto riferito dai medici, la prognosi per la sua guarigione è di 15 giorni. A stretto giro è arrivato il commento dell'assessore regionale alla Sicurezza, immigrazione e polizia locale Riccardo De Corato: un episodio "intollerabile", ha commentato De Corato, che si è detto d'accordo col sindacato nella richiesta di "misure idonee a incrementare la sicurezza del personale delle carceri, nonché a metterlo nelle condizioni di potersi difendere". Lo strumento individuato dall'assessore è il taser, la pistola a impulsi elettrici già in dotazione in via sperimentale ad alcuni corpi di polizia: "Condivido la proposta di dotare la Polizia penitenziaria di taser che possono rivelarsi strumenti utili in casi come questi", ha concluso De Corato.