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Milano, clochard dichiarata morta dalla sorella per intascare l’eredità: la polizia scopre l’errore

Incredibile vicenda a Milano. Una donna di 70 anni, che vive come clochard tra le zone di Cinque giornate e piazza Risorgimento, era stata dichiarata morta dalla sorella che non aveva più sue notizie da 10 anni. E così tutta l’eredità dei genitori era finita all’unica sorella rimasta in vita per lo Stato italiano. Ecco come ci si è accorti dell’errore.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di archivio)
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Era stata dichiarata morta dalla sorella, che non aveva sue notizie da ormai dieci anni e pensava di potersi godere da sola l'eredità lasciata dai loro genitori. Ma una signora di 70 anni era in realtà viva e vegeta, anche se per sua scelta aveva deciso di non avere un tetto sopra la propria testa e viveva come clochard tra le piazze Cinque giornate e Risorgimento, in una zona centrale di Milano. A scoprire l'errore – non è chiaro se nel comportamento della sorella vi sia stato o meno dolo – è stata la polizia, sollecitata da alcuni residenti della zona che si sono interessati al caso della 70enne, presenza sempre fissa e dignitosa del quartiere.

Determinante per la vicenda la sensibilità di alcuni residenti

L'incredibile vicenda è stata raccontata da Anna Giorgi sul quotidiano "Il Giorno". La sorella della clochard aveva presentato una dichiarazione di decesso presunto della 70enne dopo 10 anni senza sue notizie, che è il periodo previsto dalla legge. Il tribunale di Milano aveva quindi dichiarato deceduta la 70enne, e in questa maniera l'eredità dei genitori delle due sorelle, soldi e qualche immobile, era finito nella disponibilità dell'unica sorella in vita, almeno secondo la legge. Ma la sensibilità di alcuni residenti della zona Cinque giornate – Risorgimento ha fatto "tornare in vita" la 70enne. Alcuni passanti, vedendo che la donna trascinava con sé pesanti valigie con targhette provviste di nome e cognome, hanno pensato che la clochard potesse essere vittima di un "vuoto di memoria" e avesse bisogno di aiuto per rintracciare i propri cari. Hanno così fornito le sue generalità alla polizia, che ha inserito il nome nel proprio database e si è resa conto dell'errore. Adesso lo stesso tribunale che l'aveva dichiarata morta procederà per farla tornare in vita, restituendole anche la sua parte di eredità.

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