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Milano, 345 casi di violenza sulle donne in un anno: l’80 per cento dei violenti sono conoscenti

Negli ultimi dodici mesi sono stati 345 i casi di violenza presi in carico dal Nucleo tutela donne e minori della polizia locale di Milano. A preoccupare è soprattutto il dato che mostra come l’80 per cento delle violenze o maltrattamenti arrivino da persone conosciute o che spesso convivono con la vittima.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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 Sono 345 casi. O meglio sono 345 donne, maltrattate e vittime di violenza, le cui vicende sono state trattate nell'ultimo anno dal Nucleo tutela donne e minori della polizia locale della città di Milano. La squadra si occupa dei reati inseriti nella legge sul Codice Rosso, una normativa che è stata approvata con lo scopo proprio di difendere le donne da qualsiasi tipo di violenza. E in questi dodici mesi il Nucleo ha arrestato otto persone, disposto ventuno misure cautelari e 37 collocamenti in strutture protette. Nei reati trattati dalla sezione – come riportato in una nota stampa – il 62 per cento sono vittime donne e il 38 per cento minori. Il dato però che preoccupa e spaventa di più è che la maggior parte dei reati arriva da persone conosciute, delle quali ti fidi e con cui magari condividi la casa e la vita. Secondo quanto riportato dalla polizia locale, nell'80 per cento dei casi si tratta di persone che la vittima conosce e frequenta.

Oltre l'80 per cento dei casi arriva da persone conosciute

Tra questi casi, ce ne sono tre in particolare che dimostrano quanto spesso il pericolo si nasconda dentro le mura di casa. Per esempio – in pieno lockdown – una donna di 30 anni ha denunciato il marito per maltrattamenti. Con la scusa di dover andare a buttare la spazzatura, è riuscita a scappare. Il suo caso è stato preso in carico dalla polizia locale e con la collaborazione del tribunale dei minori, è stata messa in sicurezza insieme ai due figli minorenni. Sempre durante il lockdown, una minorenne ha denunciato tramite e-mail l'ennesima violenza ricevuta. Nel testo diceva di conoscere solo lo pseudonimo social dell'uomo. Dall'analisi del profilo della vittima è stato possibile risalire all'identità dell'uomo e a scoprire che fosse un conoscente della famiglia. La minore ha poi raccontato di tre episodi nel periodo in cui frequentava la scuola primaria. L'uomo infatti sarebbe stato delegato dai genitori a prendere la bambina all'uscita, ignari di quanto la piccola avrebbe subito. Per lui è stato disposta la misura cautelare in carcere, in attesa di giudizio.

Sorpreso mentre violentava una ragazza in piazza Missori

Ancora lockdown, ancora violenze. Un uomo di 38 anni è stato arrestato per maltrattamenti nei confronti di una donna di 56. Gli agenti sono stati avvicinati da una donna priva di scarpe e con un taglio alla testa. La 56enne ha quindi riferito di essere stata picchiata con un bastone e una sedia all'interno del suo appartamento dal proprio compagno. È stata quindi trasportata in ospedale mentre gli agenti sono andati a casa dove si trovava ancora il 38enne. Qualche giorno fa, invece, in piazza Missori è stato arrestato in flagranza per violenza sessuale e lesioni un 39enne. L'uomo avrebbe aggredito e molestato una ragazza di 22 anni per poi tentare di scappare all'arrivo della polizia.

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