Migliaia di pesci morti nel lago di Sartirana: la strage forse provocata dall’inquinamento

Migliaia di pesci senza vita racconti dalle reti e sulle barche dei pescatori locali. Carpe, lucci, scardole, tinche, persici, anche esemplari di grosse dimensioni. È una vera strage quella che si è consumata a partire da ieri, martedì 4 agosto, nelle acque del Lago di Sartirana, riserva naturale e ittica in provincia di Lecco.
Strage di pesci nel lago di Sartirana: migliaia di esemplari ripescati senza vita
I volontari hanno lavorato a lungo per ripescare i pesci senza vita. Intanto si discute sulle cause della misteriosa morìa. Stando al primo monitoraggio dei tecnici dell’Arpa, all'origine della strage potrebbe esserci una improvvisa carenza di ossigeno in acqua. Dai rilievi sarebbe infatti emerso un livello quasi dieci volte inferiore rispetto all'ultima analisi. C'è però anche un'altra ipotesi: che il temporale che si è abbattuto lunedì sera su tutta la zona abbia smosso il fondo del lago, facendo emergere sostanze inquinanti depositate da tempo.
Fumagalli (M5s): Servono interventi per preservare questo patrimonio naturale
"Tempo fa avevo sollecitato la Regione ad intervenire nei confronti del Comune di Merate perché il regolamento approvato dal Comune non tutelava la riserva naturale del Lago di Sartirana", denuncia Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia. "È evidente che l’ente gestore non è in grado di assolvere ai suoi compiti e l’intervento sostitutivo della Regione è quanto mai urgente”, prosegue, "del resto una centralina per la misurazione dei parametri del Lago, finanziata dalla Regione non è più in funzione e quindi ogni attività di monitoraggio e prevenzione è vanificata dall’inerzia comunale. Temo che in mancanza di immediati interventi e di una seria programmazione nella gestione della Riserva, la vita di questo splendido patrimonio naturale possa andare persa”, conclude Fumagalli.