Metro non accessibili per i disabili, la denuncia di Forza Italia: “Milano non è una città per tutti”

“Milano non è una città per tutti". Con queste parole, il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Milano, Luca Bernardo, ha denunciato la mancata attuazione del PEBA, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, volto a garantire quell'accessibilità urbana che oggi manca ed è diventato "intollerabile".
Alla base della denuncia vi è un’interrogazione presentata lo scorso 3 luglio dalla consigliera del Municipio 8, l'avvocata Anna Gesualdo, che ha sollecitato una relazione tecnica sullo stato della stazione metropolitana di San Leonardo della metropolitana M1 di Milano. Il documento in questione evidenzia una grave condizione di non fruibilità del servizio pubblico, aggravata da interventi di manutenzione non risolutivi, segno evidente di mala gestio. “Questa situazione è plurioffensiva", ha commentato Gesualdo. "Si configura come omissione di servizio pubblico e rappresenta una lesione di diritto costituzionale: la libertà di movimento. Un diritto che riguarda tutti i cittadini”.

Proprio a fronte di questa situazione, Bernardo ha presentato in consiglio la questione delle barriere architettoniche. "Si chiede il rispetto della disciplina vigente di cui alla legge n. 41/1986" perché "in un contesto siffatto, viene meno il concetto di città per tutti, più volte richiamato dall’articolo 24 comma 9 della legge italiana 104/92 che estende la prescrizione agli spazi urbani, introducendo inoltre l’obbligo di redigere il PEBA quale strumento pertinente anche per gli edifici pubblici", ha riferito il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Milano. "Si richiede rendicontazione e monitoraggio interventi sul territorio affinché la città sia totalmente accessibile. Sono in attesa di un cenno di riscontro da parte di Atm e dell’Assessora relativamente a una relazione tecnica inviata nei giorni scorsi nella quale viene esplicitato il vulnus sulla presenza di barriere architettoniche nel tpl, con particolare riferimento a metropolitane, ascensori e scale mobili".
"Milano è una Smart City a detta dei più, invece sembra il Terzo Mondo da questo punto di vista", ha concluso Bernardo. "Una città da sempre solidale, ma che ha perso nella sua Giunta la cultura antropologica della disabilità e della fragilità non solo sociale, ma anche e soprattutto fisica".