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Medici di base lombardi: “Sollevati per restrizioni a Brescia, ma servono in tutta la regione”

Pochi minuti dopo l’entrata in vigore della zona arancione rinforzata nella provincia di Brescia Paola Pedrini, segretario regionale generale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), commenta così a Fanpage.it la decisione di Regione Lombardia: “I colleghi di Brescia sono sollevati della decisione presa perché sono in sofferenza”. Secondo i medici di base della Lombardia anche in altre zone i casi sono in aumento: “Per questo è necessario stringere le misure anche nel resto della Lombardia. In questi giorni invece abbiamo visto tanta libertà”.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
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"I colleghi di Brescia sono sollevati della decisione presa perché sono in sofferenza". A precisarlo a Fanpage.it è Paola Pedrini, segretario regionale generale della Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), pochi minuti dopo l'entrata in vigore della zona arancione rinforzata nella provincia di Brescia dopo l'annuncio dell'assessore regionale del Welfare Letizia Moratti. Nel Bresciano infatti sono in forte aumento contagi e ricoveri, per effetto della diffusione delle varianti Covid. In zona arancione rinforzata saranno chiuse le scuole d’infanzia, i nidi, le scuole elementari e le medie. "I casi sono sicuramente in forte aumento e i medici di base della zona sono in sofferenza – continua a spiegare al Pedrini -. Sono aumentate le chiamate di pazienti a casa con i sintomi Covid". Secondo i medici di base della Lombardia anche in altre zone i casi iniziano a crescere: "Per questo è necessario stringere le misure anche nel resto della Lombardia. In questi giorni invece abbiamo visto tanta libertà".

I medici di base e la campagna vaccinale

Paola Pedrini poi interviene anche sulla campagna vaccinale Covid e sull'adesione dei medici di base di rendersi disponibili per la somministrazione delle dosi anti Covid. "Le adesioni sono ancora in corso. Già a gennaio Regione Lombardia aveva fatto presente che avrebbe finanziato questo nostri servizio extra". Intesa che per le altre regioni è stata firmata oggi tra Governo, Regioni e sindacati Fimmg, Snami, Smi e Intesa Sindacale. L'obiettivo è sempre quello di coinvolgere i medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione contro il Coronavirus: secondo l'intesa lo Stato dovrebbe assicurare loro un finanziamento di circa 60 milioni di euro. E alla domanda su come sta procedendo la somministrazione dei vaccini in Lombardia Paola Pedrini risponde così: "Andrà meglio quando scenderà in campo la medicina generale. La nostra presenza sul territorio farà la differenza evitando che i tempi della campagna si allunghino. Ad oggi però manca ancora una data per il nostro coinvolgimento nella campagna vaccinale".

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