22 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mazzette ai dipendenti dell’obitorio per avere più clienti: condannati 5 titolari di onoranze funebri

Cinque titolari di ditte di onoranze funebri sono stati condannati con rito abbreviato. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, pagavano alcuni dipendenti dell’obitorio dell’ospedale di Saronno affinché orientassero i parenti dei defunti nella scelta dell’impresa a cui affidare il proprio caro.
A cura di Enrico Spaccini
22 CONDIVISIONI
Immagine

Sono arrivate le prime condanne per l'inchiesta coordinata dalla pm di Busto Arsizio Susanna Molteni sul racket dei defunti che ha coinvolto ditte di onoranze funebri e alcuni membri del personale dell'ospedale di Saronno. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, alcuni titolari di pompe funebri avrebbero versato somme di denaro a favore di alcuni dipendenti dell'obitorio per orientare i parenti dei deceduti nella scelta dell'impresa a cui affidare il proprio caro. Oggi, mercoledì 3 aprile, tre medici hanno patteggiato pene al di sotto dei 2 anni, mentre per cinque titolari di onoranze funebri sono arrivate condanne, con rito abbreviato davanti alla gup Veronica Giacoia, tra i 2 anni e 4 mesi e i 2 anni e 5 mesi.

Le mazzette ai dipendenti dell'obitorio

L'inchiesta era nata in seguito ad alcune segnalazioni arrivate dalla direzione sanitaria dell’ospedale di Saronno nel novembre 2020. Si parlava di una somma di denaro ricevuta da un addetto all'obitorio da parte di un impresario funebre. Grazie a intercettazioni e telecamere, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Saronno sono riusciti a scoprire come alcuni titolari di onoranze funebri versassero denaro ad alcuni dipendenti dell'obitorio per orientare i parenti dei defunti alla scelta dell’impresa cui affidare il servizio funebre.

Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, ci sarebbero stati casi in cui sono state mostrate salme di persone risultate positive al Covid-19, violando così le norme anti-contagio vigenti all'epoca.

Inoltre, tre medici di base operanti nello stesso ambulatorio accreditato Asst rilasciavano false attestazioni di malattia a dipendenti pubblici e privati che ottenevano così indebite percezioni per assenza dal lavoro. Due dipendenti dell'obitorio, inoltre, si sarebbero impossessati di materiale sanitario e di pulizia di proprietà dell’ospedale per poi cederli.

Le accuse e il processo

Le prime denunce e gli arresti sono avvenuti nel novembre del 2022. In tutto, sono 18 le persone accusate a vario titolo di corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. Tre medici hanno patteggiato pene inferiori ai 2 anni e cinque titolari di pompe funebri sono stati condannati in rito abbreviato con pene che variano tra i 2 anni e 4 mesi e i 2 anni e 5 mesi.

Per gli altri 10 dipendenti dell'ospedale si aprirà il procedimento, nel quale l'Asst Valle Olona si è costituita parte civile. La prima udienza è stata fissata per il 21 maggio.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views