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Mantova, arrestato pericoloso latitante moldavo: in patria aveva stuprato una ragazzina di 15 anni

Un ragazzo moldavo classe 1994, Ion Babaianu, è stato arrestato dai carabinieri di Mantova. Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale di Cahul (Moldavia) dopo la sentenza di condanna per il reato di violenza sessuale su minore. Nell’ottobre del 2018, infatti, il latitante aveva stuprato una ragazzina di 15 anni.
A cura di Filippo M. Capra
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Un pericoloso latitante moldavo, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale, è stato arrestato dai carabinieri di Mantova, con l'ausilio della Compagnia di Gonzaga e la Divisione Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazione di Polizia. Nei confronti di Ion Babaianu, classe '94, era stato emesso dal tribunale di Cahul (Moldavia) un ordine di cattura per aver stuprato una ragazzina di 15 anni. Per questo deve scontare fino a 12 anni di carcere.

Lo stupro risale all'ottobre del 2018

I fatti risalgono alla notte del primo ottobre 2018 quando nella città di Rosu, nel Distretto di Cahul, Babaianu aveva attirato in casa sua la giovane costringendola ad avere rapporti sessuali con lui dietro minacce fisiche e psicologiche. Dopodiché, una volta emessa la sentenza della sua condanna, si è dato alla fuga rifugiandosi in Italia dove pensava di non essere rintracciato. Così, però, non è stato, perché gli investigatori italiani lo seguivano già dal suo soggiorno in Emilia Romagna prima del trasferimento in Lombardia. Una volta che hanno accertato la localizzazione geografica del latitante, i carabinieri di Mantova hanno provveduto immediatamente a rintracciarlo ed arrestarlo.

Il latitante non ha opposto resistenza

Babaianu è stato trovato in un appartamento che condivideva con altri ragazzi moldavi con cui raccoglieva stagionalmente frutta nelle aziende agricole. Come comunicato dai militari, il ragazzo non ha opposto resistenza né ha cercato di fuggire. Ora, le indagini dei carabinieri si concentreranno su eventuali complici che possano aver favorito la sua latitanza nel Paese e sulla veridicità dei documenti romeni trovatigli addosso.

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