Luciano Paloschi morto in mare per salvare due ragazzini, la sindaca: “Ha pagato l’incoscienza altrui”

È morto nel mare in burrasca della spiaggia di Buggerru (Sud Sardegna), dopo essersi tuffato tra le onde nel tentativo di salvare due ragazzini in difficoltà. "Quella di Luciano Paloschi è una morte assurda, un gesto eroico e coraggioso che non sarebbe mai dovuto essere necessario", ha commentato la sindaca del paese sardo Laura Cappelli che all'indomani della tragedia, avvenuta nel pomeriggio di sabato 30 agosto, ha affidato ai social un lungo e critico post. "Ancora una volta, per l’imprudenza e l’incoscienza di pochi, a pagare sono persone innocenti".
Il pensionato, 70 anni, in quel momento si trovava in vacanza con la moglie. Originario della provincia di Milano, da anni frequentava la costa di Buggerru, dove aveva di recente anche comprato una casa. Un angolo di tranquillità dove riposarsi e godere di sole e mare in pace, dopo decenni di duro lavoro in città. "Ancora una volta, chi ignora divieti e segnali di pericolo, finisce per mettere a rischio non solo sé stesso, ma anche chi tenta di porgere aiuto", sempre le parole della sindaca di Buggerru.
Quel giorno, sulla costa sarda, soffiava il vento maestrale, rendendo le condizioni del mare molto pericolose con onde altissime e forte corrente. Tutti chiari segnali evidentemente ignorati dai due ragazzini che hanno comunque deciso di tuffarsi in acqua, e che sono poi stati riportati a riva da alcuni surfisti. Per Luciano Paloschi, rimasto intrappolato tra i flutti in preda a un arresto cardiaco, non c'è stato niente da fare: si sono purtroppo rivelati inutili i disperati tentativi di salvargli la vita.
"Il mare, il nostro mare, soprattutto in giornate come questa, non perdona leggerezze. Ringrazio i bagnini degli stabilimenti balneari e i surfisti che sono intervenuti prontamente, facendo il possibile per salvare le persone in pericolo", la conclusione di Laura Cappelli. "A loro va la nostra gratitudine per il sangue freddo, la competenza e il coraggio dimostrati. Alla famiglia della vittima, il cordoglio più sincero da parte mia, dell’ Amministrazione comunale e di tutta la Comunità", la conclusione. "Non possiamo restare indifferenti. Serve maggiore responsabilità da parte di tutti. Non possiamo continuare a piangere vittime per errori evitabili".