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Luca Leone ucciso in casa, il 25enne: “Diceva di smettere di chiedere i soldi e mi minacciava, così l’ho accoltellato”

Durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto, Cleo Koludra Stefanescu ha confermato di aver ucciso Luca Leone per una partita di droga mai pagata. “Diceva che conosceva persone che potevano farmi del male e di smettere di chiedere soldi”, ha detto il 25enne. Il giovane lo ha poi accoltellato nel cortile di casa sua a Vigevano (Pavia) circa 40 volte.
A cura di Enrico Spaccini
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Cleo Koludra Stefanescu (foto da Facebook)
Cleo Koludra Stefanescu (foto da Facebook)

"Mi aveva minacciato, diceva che conosceva persone che potevano farmi del male e che dovevo smetterla di chiedere soldi". A parlare è Cleo Koludra Stefanescu, il 25enne arrestato con l'accusa di aver ucciso con circa 40 coltellate Luca Leone nel cortile di casa sua, a Vigevano (in provincia di Pavia), all'alba di martedì 6 maggio. Il giovane ha confermato davanti alla gip del Tribunale di Pavia, Daniela Garlaschelli, la confessione che aveva fatto ai carabinieri subito dopo il loro arrivo nell'abitazione di corso Novara, spiegando che il 42enne da tempo avrebbe dovuto pagargli una partita di cocaina da 80mila euro. Quella mattina Stefanescu gli aveva chiesto un incontro per parlare proprio di questo, ma si era portato dietro un coltello nascosto nella felpa. "Non ero andato con l'intenzione di ucciderlo", ha dichiarato il 25enne durante l'interrogatorio di convalida, ma la pm Valentina De Stefano lo accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi.

Stefanescu aveva trascorso la notte tra il 5 e il 6 maggio a casa di un amico della zona, al quale avrebbe sottratto il coltello da cucina usato per compiere l'omicidio. Il 25enne, di origine romena e da tempo residente a Vigevano, avrebbe poi chiamato Leone chiedendogli un incontro in un bar della zona. I due si sarebbero, poi, spostati nell'abitazione del 42enne di corso Novara. Avrebbero iniziato a discutere della droga non pagata, circa due chili e mezzo di cocaina, nella camera da letto di Leone, ma poiché c'era anche sua moglie avevano deciso di proseguire la discussione in cortile.

Là la situazione è degenerata, al punto che Stefanescu ha estratto il coltello dalla felpa e lo ha usato per colpire Leone. A un primo esame, il medico legale ha contato circa 40 coltellate, alcune delle quali sarebbero state inferte anche quando ormai il 42enne era a terra. All'arrivo dei carabinieri della Compagnia di Vigevano, il 25enne era ancora là e il coltello poco lontano.

Come fatto già al momento dell'arresto, Stefanescu anche davanti alla gip, e in presenza del suo avvocato difensore Roberto Grittini, ha confessato: "L'ho colpito più volte, con il coltello". Tuttavia, come riportato da La Provincia Pavese, il 25enne ha sostento perché Leone lo avrebbe minacciato "nei giorni precedenti ma anche poco prima, quando eravamo in casa". Il 42enne gli avrebbe detto di conoscere "persone che potevano farmi del male", e per questo motivo avrebbe dovuto "smetterla di chiedere soldi". Questa ricostruzione è ancora al vaglio degli investigatori, mentre il 25enne è ancora in carcere a Torre del Gallo per omicidio.

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