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L’omicidio di Pierluigi Beghetto, l’ex assessore ucciso per il pellet: confermati 24 anni al suo vicino di casa

La Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a 24 anni di carcere per Luciano Biffi, l’uomo che nel 2024 ha ucciso il vicino di casa ed ex assessore Pierluigi Beghetto a Esino Lario (Lecco) per alcuni sacchi di pellet.
A cura di Ilaria Quattrone
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Pierluigi Beghetto e i carabinieri di Lecco al lavoro
Pierluigi Beghetto e i carabinieri di Lecco al lavoro

Nella giornata di ieri, mercoledì 15 ottobre 2025, la Corte d'Appello di Milano ha confermato la sentenza di primo grado nei confronti di Luciano Biffi che era accusato di aver ucciso Pierluigi Beghetto a Esino Lario, comune che si trova in provincia di Lecco. Sono state rigettate le richieste di una perizia psichiatrica e del rito abbreviato, che era stata avanzata dall'avvocato Giorgio Pagnoncelli, che difende Biffi.

Il delitto è avvenuto il 21 aprile 2024. I due erano vicini di casa in via Stoppani a Esino Lario. La vittima, che aveva 53 anni, era sposata e aveva due figli, era molto nota in paese perché ricopriva il ruolo di assessore oltre a essere un apicoltore. Beghetto era ossessionato da tempo dalla presenza di alcuni sacchi di pellet lasciati accanto alla sua abitazione. Come ricostruito dagli inquirenti, non riusciva minimamente a tollerare l'odore che rilasciavano. Quel giorno, intorno alle 9.30 del mattino, è esplosa una discussione. Biffi ha afferrato una pietra e ha colpito diverse volte Beghetto alla testa e poi ha preso un falcetto da giardiniere e lo ha sgozzato. Dopo aver commesso il delitto, ha coperto il corpo con un telo.

Quando sono arrivate le forze dell'ordine, i sospetti sono ricaduti su Biffi che ha poi confessato il delitto. Fin da subito, alcuni residenti lo hanno descritto come una persona irascibile, violenta e a volte aggressiva. Proprio Beghetto era l'unico che gli avrebbe sempre dato un po' di confidenza tanto che in passato gli avrebbe offerto lavoro nella sua azienda di apicoltore. Dopo la confessione e l'arresto, sono state chiuse le indagini che hanno portato poi al processo. In primo grado, Biffi è stato condannato a 24 anni di reclusione. Sentenza che è stata poi confermata ieri in secondo grado.

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