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Cambiamenti climatici

L’isola dei conigli si raggiunge a piedi: la siccità abbassa talmente tanto l’acqua che diventa una penisola

L’inverno di poca pioggia e poca neve ha abbassato il livello del Lago di Garda facendo riaffiorare l’istmo che collega l’isola di San Biagio, detto anche “dei conigli” alla terraferma.
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Raggiungere un isolotto a piedi attraversando il Lago di Garda: non è un miracolo ma il risultato del basso livello dell'acqua del più grande lago italiano. Succede all'isola di San Biagio – detta anche isola dei conigli – dove è riaffiorato l'istmo che la collega alla terraferma e che in tempi normali è coperto dall'acqua.

Nelle ultime settimane sono tanti i turisti e i curiosi che raggiungono Manerba del Garda (Brescia) per vivere questa suggestiva esperienza grazie, ma sarebbe meglio dire per colpa, agli attuali 44 cm di livello dell'acqua rispetto ai 100 che sono la media degli ultimi 50 anni nel periodo fine invernale.

"L'isola è diventata una penisola"

"Vedere l'isola diventare penisola è una particolarità abbastanza strana ma conserva anche un po' quel lato affascinante, solitamente si accede tramite barca, c'è preoccupazione ma il problema verrà affrontato anche perché metà dei comuni del lago prendono l'acqua dal Garda", spiega a Fanpage.it l'ingegnere Giuseppe Mafale, il direttore navigazione del Lago di Garda, sottolineando come la siccità che ha colpito l'Italia nell'estate del 2022 si sta trascinando anche nel 2023. Le conseguenze al momento sono gestibili e i servizi per visitatori e residenti – assicura Mafale – non sono a rischio.

Raggiungere l'Isola di San Biagio tramite l'istmo non è una novità assoluta ma solitamente non succede a fine inverno. L'anno scorso infatti in questo periodo il livello dell'acqua era più alto di circa 60-70 cm.

Incontriamo Flaviano Mattiotti, il sindaco di Manerba del Garda (Bs), nel punto in cui inizia l'istmo che porta all'isola di San Biagio. Siamo dove dovrebbe esserci l'acqua del lago: "Dovrebbero esserci una 40na di cm in più rispetto a quello che si vede". "Nel 2002 – ricorda speranzoso il sindaco – proprio in questi giorni avevamo la stessa situazione poi con neve e pioggia siamo arrivati a 120 cm".

Nel frattempo, in un giorno infrasettimanale, c'è un afflusso continuo di persone, turisti e curiosi richiamati dalle immagini che hanno fatto il giro di telegiornali e giornali. "Spero che la gente si accorga che cosa vuol dire il cambiamento climatico", è il commento di un visitatore della zona.

"Il lago di Garda non più lo stesso"

"Un po' di preoccupazione c'è, è una situazione anomala, ma non è una situazione mai vista, 21 anni fa proprio di questi giorni eravamo agli stessi livelli di oggi e 101 anni fa il lago era sotto il livello idrometrico. Sono cicli che il lago di Garda ha già superato, quello che preoccupa è che il lago non è lo stesso di vent'anni fa. Il Garda fa affidamento sull'acqua, avremo meno millimetri d'acqua, concentrati in pochi eventi e aumento della temperatura. Quest'anno sarà duro ma passerà, bisogna però imparare", spiega a Fanpage.it Filippo Gavazzoni, vicepresidente della Comunità del Garda, l'ente che racchiude i sindaci della sponda bresciana, veronese, trentina del Lago di Garda e altri sindaci della provincia di Mantova.

La temperatura del Lago di Garda nei suoi massimi fondali, per effetto anche dei cambiamenti climatici, aumenta annualmente di 0,034 gradi e anche per questo il Garda non è più lo stesso. Al momento preoccupa, in vista della stagione irrigua, il comparto agroalimentare del Mantovano che si rifornisce attraverso il Mincio dell'acqua del Garda: per sostenere il settore "dovrebbe esserci il doppio dell'acqua di oggi, manca anche la neve".

"Si preannuncia una stagione difficile a partire da aprile, non si può prelevare dal Garda all'infinito per uso agricolo".  Alla fine anche per Gavazzoni bisogna affidarsi al meteo: "speriamo che piova" è il mantra su tutti sono d'accordo.

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