“Le donne devono stare a casa come schiave”: le intercettazioni dei terroristi a Brescia

Nella giornata di oggi, lunedì 4 dicembre, sono stati arrestati due ragazzi perché accusati di terrorismo. Sulla base di quanto ricostruito dagli inquirenti di Brescia, i due avrebbero messo in risalto "la loro visione della donna di cui dicevano che non è peggio di un animale, ma che è bene tenerla in casa come schiava". A finire in manette sono due operai di venti e 22 anni. C'è poi un altro ragazzo indagato e una quarta persona che è stata perquisita.
Le indagini delle forze dell'ordine
L'indagine, condotta dalla Digos di Brescia e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, nasce dopo una segnalazione da parte dei servizi di Intelligence considerato che i due erano molto attivi sul web: "Ci preoccupa la giovane età dei soggetti e la pesante radicalizzazione. Emerge come vanno a braccetto esaltazione della Jihad e messaggi suprematisti", ha spiegato il procuratore aggiunto Silvio Bonfigli.
I contenuti diffusi sul web
Sulla base di quanto rivelato fino a questo momento, le indagini sono state avviate nell'ottobre 2022. Gli investigatori hanno scoperto che i due diffondevano contenuti jihadisti con finalità di attirare nuovi proseliti. Questi messaggi erano riconducibili alle organizzazioni terroristiche Jihad Islamica Palestinese, Stato Islamico e Al-Qaeda.
Recentemente i due avrebbero anche esaltato il recente attacco di Hamas contro Israele. Avrebbero infatti pubblicato contenuti che inneggiavano all'odio verso l'Occidente, gli ebrei e le comunità Lgbt.
"I contenuti postati, peraltro, oltre a caratterizzarsi per la radicalità di matrice confessionale antisciita, si sono progressivamente connotati per una peculiare forma di radicalizzazione che coniuga la matrice religiosa con un profondo sentimento antisemita ed omofobo", hanno ancora scritto gli inquirenti.