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“Le borse realizzate per 35 euro dagli operai sfruttati”: cosa svela l’inchiesta su Valentino Bags Lab Srl

Il Tribunale di Milano ha sottoposto ad amministrazione giudiziaria la Valentino Bags Lab Srl, società che produce borse e accessori da viaggio per Valentino Spa: è accusata di omesso controllo sui laboratori cinesi in subappalto. “Così si abbattono i costi e massimizzano i profitti”
A cura di Francesca Del Boca
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Borse di lusso realizzate a costi che oscillavano tra i 35 e i 75 euro all'interno di laboratori cinesi dell'hinterland di Milano. Luoghi dove gli operai lavorano ogni giorno senza contratto, tra camerate-dormitorio in condizioni igieniche al limite, e senza alcun dispositivo di sicurezza.

È quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro del Comando di Milano, coordinati dal pm Paolo Storari, che oggi contestano alla società che produce borse e accessori da viaggio per Valentino Valentino Bags lab srl (100 dipendenti, di cui 70 per cento operai, e 23 milioni di euro di produzione annuale), di aver colposamente agevolato alcuni opifici cinesi che si avvalgono di lavoratori clandestini e sfruttati.

La Valentino Bags Lab srl di Rosate (Milano), oggi sottoposta ad amministrazione giudiziaria, come tante case di moda esternalizzava infatti una larga fetta della propria produzione a società come la Pelletteria Elisabetta Yang a Opera (già in passato finiti sotto inchiesta per la produzione di borse per Dior) o la Bags Milano srl a Trezzano sul Naviglio, che a loro volta affidavano il lavoro ad altri opifici come la A&N Borse Milano srl.

Qui, durante le ispezioni avvenute a partire dal marzo del 2024, i militari hanno scovato operai cinesi e filippini privi di permesso di soggiorno in Italia, lavoratori senza contratto o a cottimo ("3 euro e mezzo a pezzo per il taglio di pelle, e 7 euro a pezzo per la tingitura"), il cui effettivo orario di lavoro "è di gran lunga superiore alle canoniche 8 ore giornaliere”, con turni ininterrotti anche di notte e nei festivi. Il tutto senza che ai presenti venissero garantiti adeguata formazione professionale e visite mediche, tra agenti chimici ed infiammabili incustoditi, maneggiando macchinari elettrici con i dispositivi di sicurezza "rimossi per accelerare la resa produttiva a scapito della sicurezza delle mani". Operai che trascorrono la loro esistenza all'interno di ambienti "degradati e insalubri", con camerate e cucine ricavate con abusivi tramezzi in cartongesso e bagni le cui condizioni igieniche "rasentano il minimo etico".

E la società committente Valentino Bags Lab? Sapeva? Sì, secondo quanto emerso dalle indagini degli investigatori del Nucleo Ispettorato del Lavoro. L'azienda non avrebbe infatti vigilato adeguatamente sulla filiale produttiva di sub-appalto, senza mai verificare davvero "la reale capacità delle società subappaltatrici" e senza aver eseguito negli anni "efficaci ispezioni o audit per appurare in concreto le effettive condizioni lavorative e gli ambienti di lavoro". Tutto, come sempre, pur di "abbattere i costi e massimizzare i profitti". 

Rettifica del 19 maggio 2025

La società Bags Milano srl desidera fornire alcune precisazioni. Benchè alcune allusioni al caporalato, immagini e descrizioni degli ambienti non siano riferite espressamente alla società Bags Milano, il lettore è indotto a collegare quei concetti a tutte le aziende menzionate. Il pericolo di danno all’immagine di Bags Milano, che opera legittimamente su incarico di Valentino Bags Lab, è dunque concreto e attuale e merita opportuna tutela. Innanzitutto, l’ispezione da parte dei Carabinieri, avvenuta nel mese di dicembre 2024, con rivisita nel marzo 2025, ha chiarito che i dipendenti di Bags sono tutti regolarmente assunti, tutti possiedono il permesso di soggiorno e tra loro non vi è alcun lavoratore filippino e tanto meno alcun lavoratore  pagato in nero. Non c’è poi alcun lavoratore cottimista o lavoratore minorenne. In secondo luogo, in relazione agli aspetti della sicurezza sul lavoro e alle macchine utilizzate da Bags, va precisato che:
a) ogni prodotto chimico (come ad es. le colle) è custodito in contenitori gialli a norma di legge;
b) in azienda non c’è alcun dormitorio, nel senso dispregiativo del termine, ma esiste invece un confortevole mini appartamento, autorizzato dal Comune, utilizzato in rare occasioni per le trasferte di lavoratori apicali;
c) Bags non ha mai consentito il lavoro notturno o festivo: ogni giorno, alle ore 18.00 precise, l’azienda chiude;
d) l’igiene generale, la pulizia dei locali e delle toilette è affidata, con regolare contratto, ad una società per azioni che garantisce sei ore al giorno di pulizie;
e) per due soli macchinari, tra gli oltre cinquanta presenti in azienda, è stata richiesta la regolarizzazione;
f) l’azienda Valentino Bags Lab srl non consente subappalti e tale regola è stata rispettata da Bags Milano, che ha avuto rapporti di collaborazione sporadici con ‘A&N Borse srl’ per altre e diverse tipologie di lavori artigianali.
Con successivo verbale di rivisita del 21 marzo 2025 i Carabinieri hanno accertato che Bags Milano ‘..ha provveduto a ripristinare i dispositivi…’; ‘ha provveduto a rimuovere il punto di cottura…’; ‘..ha provveduto a smaltire .. filettatrice Omac… spazzolatrice Simonetti..’, in tal modo sanando le uniche e minime irregolarità riscontrate. Nell’occasione, i Carabinieri hanno acquisito, tra gli altri, i documenti relativi a: ‘tutti gli Audit effettuati da Valentino Bags Lab’, il ‘DVR’, il ‘DURC’, ‘le visite mediche dei lavoratori’, ‘l’attestazione di frequentazione ai corsi di formazione’, etc.

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