La storia del palazzo in piazza Aspromonte che ha dato il via all’inchiesta urbanistica a Milano

È stato il primo sassolino, il primo segno di cedimento. Solo l'inizio di quella che poi si sarebbe trasformata in una vera e propria frana che ha travolto la città di Milano, arrivando addirittura a far tremare la politica e il sindaco Sala con la sua giunta (ora a quota due assessori all'Urbanistica dimessi, di cui uno indagato). È il primo progetto su cui, dopo l'esposto presentato in Procura da un gruppo di cittadini, si sono accesi i fari dei pm Petruzzella, Clerici e Filippini, l'inizio di quella che sarebbe diventata la maxi inchiesta su una sistematica "speculazione edilizia" portata da anni avanti da costruttori, architetti, dirigenti e amministratori nel capoluogo lombardo.
Tutto inizia nel 13 luglio 2022 quando alcuni residenti, assistiti dall’avvocata Veronica Dini, presentano un esposto in Procura contro la costruzione di un palazzo di sette piani all’interno di un cortile in piazza Aspromonte a Milano, zona Città Studi/Loreto, al posto di una villetta Liberty a tre piani. Si tratta del progetto Hidden Garden, un edificio di sette piani e 45 appartamenti di lusso a firma dello studio BEMAA – Bruno Egger Mazzoleni architetti associati, promosso nel 2021 da Andrea Bezziccheri della Bluestone (per lui, ora, è stato chiesto l'arresto con l'accusa di presunta corruzione dell’architetto e membro della Commissione Paesaggio Alessandro Scandurra).
Un modernissimo condominio alto 27 metri (al posto dei 12 della villetta) con ampi terrazzi e box sotterranei all’interno del grande isolato formato da viale Gran Sasso, piazza Aspromonte, Via Filippino Lippi e via Garofalo. Il cantiere, fin da subito, incontra le proteste dei residenti della zona, che lamentando il pesante impatto urbanistico dell'opera spuntata nel loro cortile. "Questa è cementificazione selvaggia. Non c'è più luce, non c'è più spazio", la loro denuncia. Le ruspe, però, continuano a scavare: per la Commissione Paesaggio del Comune, interpellata in merito, lo spazio delineato non sarebbe un "cortile" quanto uno “spazio interno residuale”, interpretazione che porta quindi alla costruzione dell’edificio.
I lavori, dunque, proseguono senza sosta e non si fermano nemmeno davanti al sequestro d'urgenza disposto dalla Procura dell'ottobre del 2022: i giudici (dal gip fino alla Cassazione) respingono infatti ripetutamente la richiesta dei pm. Ma non si ferma certo l'inchiesta giudiziaria, che per la prima volta mette sotto accusa il ruolo e la trasparenza della Commissione Paesaggio del Comune: nell’inchiesta su Hidden Garden sono finiti indagati in totale circa 26 persone tra cui il costruttore, tecnici comunali e membri della Commissione, compreso l’architetto Paolo Mazzoleni (oggi assessore all'Urbanistica a Torino) e i dimissionari Marinoni (per cui la Procura ha chiesto oggi l'arresto), Ubertazzi, De Amicis e Vanetti. Solo l'inizio dell'effetto domino.