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La scomparsa di Laura Ziliani, sindaco di Temù: “Tutti credono che sia stata uccisa o sia scappata”

Il sindaco di Temù Giuseppe Pasina a Fanpage.it interviene sul caso di Laura Ziliani, la concittadina scomparsa due mesi fa e di cui non si sa più nulla: “Ormai le ricerche sono sospese da tempo. In paese nessuno crede più all’ipotesi dell’incidente in montagna. O è scappata o è stata ammazzata”. Questo dopo che le indagini stanno anche seguendo la pista dell’omicidio: ora sul registro degli indagati ci sono due delle sue tre figlie e il fidanzato di una di queste.
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A cura di Giorgia Venturini
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"La verità è qui in paese nessuno crede più all'ipotesi dell'incidente in montagna. Tutti sono convinti o che sia scappata o che se sia stata ammazzata". Lo confessa a Fanpage.it il sindaco di Temù Giuseppe Pasina confermando anche che le ricerche in comune sul ritrovamento del corpo di Laura Ziliani, scomparsa due mesi fa, sono state sospese da giorni in paese. Le indagini infatti si stanno concentrate sull'ipotesi dell'omicidio e sulla liste degli indagati sono finite due delle tre figlie della donna, le stesse che lo scorso 8 maggio hanno dato l'allarme della scomparsa. Con loro tra gli indagati è finito anche il fidanzato di uno delle due figlie: l'accusa per lui è di concorso in omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Sindaco: A Temù nessuno aveva contatti con Laura e la sua famiglia

Così da quando le indagini dei carabinieri e della Procura di Brescia hanno seguito altre piste Temù non è più sotto i riflettori. Come spiega il sindaco, la casa di Laura Ziliani è stata messa sotto sequestro e il resto della famiglia ora si trova a Brescia. "Qui venivano poco e quando accadeva non avevano molti contatti con la comunità", continua il sindaco. Che poi rassicura: "Noi in paese siamo tranquilli. Ormai le indagini non si stanno concentrando più qui". La famiglia infatti non era molto frequente trascorrere tanto tempo nel piccolo paese. Soprattutto da quando nel 2012 il marito di Laura Ziliani è morto in montagna dopo che una slavina lo ha colpito in pieno.

Tutto ciò che non torna sul caso

Tanti sono i punti che non tornano e su cui si stanno soffermando le forze dell'ordine. Primo tra tutti la versione delle due figlie che sarebbero in contraddizione e che hanno fatto nascere i primi sospetti. Così come il mistero di quella scarpa trovata da un escursionista il 23 maggio scorso vicino al torrente che passa da Temù: quell'indumento che aveva fatto riprendere le ricerche perché una delle due figlie avrebbe fin da subito affermato che appartenesse alla madre mentre l'altra era apparsa dubbiosa. A non convincere i carabinieri ci sarebbe anche il telefono della donna ritrovato tra le pieghe del divano. Tutti elementi su cui si stanno concentrando le indagini e che potrebbero portare alla  verità. Intanto però il corpo della donna non è ancora stato trovato.

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