La Flotilla rifiuta l’Ambrogino: “Non lo accetteremo fino a quando Milano non rompe i legami con Tel Aviv”

La Flotilla non riceverà l'Ambrogino d'oro. Lo ha dichiarato Margherita Cioppi, capomissione della barca Karma, in un lungo post su Instagram: "Non penso che in questo momento si possa accettare questa onorificenza. Il Comune di Milano non ha ancora reciso il gemellaggio con Tel Aviv. L ‘accordo di pace proposto da Trump è un ennesimo specchietto per le allodole le cui spese sono sempre a carico della popolazione palestinese. Non è con i premi che si dimostra da che parte stare, ma con le azioni concrete".
L'attivista ha ringraziato i due consiglieri, Carlo Monguzzi e Beatrice Uguccioni, che hanno candidato la Flotilla all'Ambrogino, premio che si assegna ai cittadini milanesi meritevoli. Ma non reputa sia il momento di riceverlo, almeno fino a quando il Comune di Milano non prenderà posizioni nette sulla questione palestinese e non rescinderà i suoi rapporti con Tel Aviv. "Fino a quando il Comune di Milano – prosegue Cioppi nel post – non si muoverà per porre fine a quel gemellaggio (e agli accordi con Israele, come al mancato embargo a un paese belligerante), mi parrebbe piuttosto complicato accettare qualsiasi onorificenza".
Qualche giorno fa, martedì 14 ottobre, Cioppi aveva già anticipato alla redazione di Fanpage.it alcuni dei contenuti che sono affrontati nel post, mentre la decisione del rifiuto l'ha maturata nelle ore successive all'intervista. Oltre agli accordi tra Milano e Tel Aviv, nello scambio con Fanpage.it si è parlato del gemellaggio tra la città e Gaza City, tema su cui si è iniziato a discutere nel consiglio regionale. "Questo gemellaggio è già attivo nei cortei, negli eventi, nel supporto reale che questa città sta dando, come tutte le città in Italia alla popolazione palestinese", ha affermato Cioppi.
Dal canto suo, Carlo Monguzzi, consigliere di Europa Verde, ha dichiarato di non ritirare la candidatura alla Flotilla perché deve essere "il comune a sospendere le relazioni con Israele e Tel Aviv come richiesto dai 100mila milanesi che sono scesi in piazza a Milano". Il consigliere prosegue difendendo la sua scelta: "La candidatura della Flotilla è stato un atto di alta responsabilità politica e morale e il riconoscimento delle battaglie di questi anni per la pace e per la libertà della Palestina. Per questo mi auguro che dal dibattito di questi giorni esca un ripensamento con la sospensione dei rapporti con Israele, come peraltro hanno già fatto molte città italiane".