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Laura Ziliani, una delle figlie arrestate scriveva: “Piango ogni giorno, ho sperato fino all’ultimo”

“Piango ogni giorno e fino all’ultimo ho sperato fosse ancora viva”:è uno dei commenti di Silvia Zani, una delle figlie di Laura Ziliani – l’ex vigilessa scomparsa l’8 maggio da Temù (Brescia) – arrestata insieme alla sorella Paola e al fidanzato Mirto per l’omicidio e l’occultamento di cadavere della madre. La ragazza avrebbe tentato di depistare le indagini postando alcuni commenti su YouTube.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Sono io che sono troppo frustrata per l'orribile morte di una persona come lei, per cui piango ogni giorno e fino all'ultimo ho sperato fosse ancora viva": è un altro dei commenti comparsi sotto un video di "Estate in Diretta" postato sul canale YouTube della Rai. Le parole arrivano da Silvia Zani, una delle figlie di Laura Ziliani – l'ex vigilessa scomparsa l'8 maggio da Temù (Brescia) – arrestata insieme alla sorella Paola e al fidanzato Mirto per l'omicidio e l'occultamento di cadavere della madre.

Silvia su YouTube: Laura era straordinaria

La 27enne riserva molte critiche al servizio: "Questo semplicismo e pressappochismo sulla sua vita mi fa tristezza. Laura era straordinaria". Il suo potrebbe essere stato un vano tentativo di depistare le indagini condotte dagli inquirenti della Procura di Brescia. I commenti infatti risalgono a un mese fa quando il corpo di Ziliani era stato trovato e i tre erano stati appena iscritti al registro degli indagati. Questo dei commenti non sarebbe l'unico tentativo di depistaggio. Durante le ricerche della donna avrebbero piazzato scarpe e jeans con la speranza che le forze dell'ordine credessero alla teoria dell'incidente in montagna e della sparizione.

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I depistaggi

Poi, una volta arrivata la notifica del sequestro del cellulare, hanno consegnato ai carabinieri tre telefoni nuovi che non corrispondevano a quelli utilizzati prima dell'atto. Dopo alcuni settimane, hanno fornito quelli che erano stati usati in quel periodo ma tutti e tre erano stati resettati alle impostazioni di fabbrica rendendoli praticamente inutili a fini investigativi. O ancora, in una conversazione intercettata, Mirto raccontava a un amico teorie secondo le quali Laura fosse indebitata da tempo e probabilmente si sarebbe data alla fuga. Debiti che però, sulla base degli accertamenti degli inquirenti, erano inesistenti.

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