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La donna che ha trovato il cadavere mummificato nel campo: “È stato il mio cane a portarmi lì”

Il corpo ritrovato mummificato e schiacciato in un campo di mais a Verdello (Bergamo) appartiene probabilmente a un uomo di 45 anni che era scomparso da Milano il 5 agosto.
A cura di Francesca Del Boca
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"È stato il mio cane a condurmi lì". E non era neanche la prima volta che l'animale provava a portare la padrona in quel campo di mais della provincia di Bergamo, dove in mezzo giaceva un cadavere mummificato. 

A parlare è una donna di 36 anni residente a Verdello (Bergamo). La stessa che ieri ha ritrovato il corpo di un uomo ormai quasi decomposto, mummificato dal caldo dei mesi scorsi e abbandonato nelle campagne del paese: l'ipotesi è che si tratti del cadavere di un cittadino marocchino 45enne, scomparso in estate.

Il pm Letizia Ruggeri ha intanto disposto l’autopsia per accertare le cause della morte: al momento non si può escludere nessuna pista, dal gesto violento al malore.

Il cane aveva già provato a condurre la padrona davanti al cadavere mummificato

Già la scorsa settimana il cane aveva puntato nella direzione del cadavere. "Solo venerdì ho ricollegato l’episodio della scorsa settimana", ha raccontato infatti la donna al Corriere di Bergamo.

"Gamora era già entrata nel campo e si era sdraiata proprio in quel punto: è tipico della sua razza perché ha una sorta di senso di protezione. Al ritorno aveva un cattivo odore, era mezzanotte e l’ho lavata subito, ho pensato avesse trovato un animale morto. Invece era il cadavere, e ieri sera si è diretta di nuovo in quel punto".

E neanche in quel caso la cagnolina si smuove: si sdraia di fianco al cadavere, immobile, senza rispondere ai richiami della padrona. Spazientita, la donna entra dentro il campo e va a prenderla. Arriva da Gamora con la torcia del telefonino in mano, e intravede qualcosa di strano. 

"All’inizio mi sembrava un sacco, poi ho visto i vestiti. Non sapevo che cosa fare, ho chiamato il 112. “Ho trovato un ragazzo morto”, ho detto. Sono arrivati automedica, carabinieri e vigili del fuoco. Ho pensato fosse lì da tempo anche perché aveva una maglietta a maniche lunghe ma leggera. Non aveva le scarpe, indossava solo i calzini. Se non altro mi consola di averlo trovarlo, così la sua famiglia potrà dargli una sepoltura".

Le ipotesi sull'identità del corpo ritrovato nel campo

L'uomo trovato per caso in un campo di mais sarebbe un cittadino marocchino di 45 anni residente a San Siro, Milano, che è sparito il 5 agosto. Per avere la certezza che si tratti proprio di lui, però, serviranno necessariamente l’autopsia e il confronto del Dna.

"Era prono, con il volto girato sul lato destro, una maglia a maniche lunghe scura, un paio di pantaloni morbidi come quelli di una tuta da ginnastica. Ed era senza scarpe". Nonché mummificato dalle bollenti temperature estive e schiacciato, probabilmente da una mietitrebbia che ha tagliato il mais.

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