La denuncia di Luca Paladini: “Zamperini mi ha mimato un rapporto orale, il Consiglio regionale non è il bar sport”

Il consigliere regionale lombardo di FdI Giacomo Zamperini, durante la seduta d'Aula della scorsa settimana, avrebbe rivolto un gesto "sessuale esplicito" al consigliere regionale del Patto Civico, Luca Paladini, come denunciato dallo stesso Paladini. Secondo quanto diffuso, l'episodio si sarebbe verificato dopo la bocciatura, per soli due voti, della mozione presentata dallo stesso Paladini sull'educazione all'affettività e alla sessualità nelle scuole lombarde, e un attimo prima che Paladini uscisse dall'aula per andare a parlare con la stampa.
"Io personalmente non ho visto – ha spiegato oggi in Aula Paladini -, ma sono stato informato anche da consiglieri di maggioranza del fatto che era avvenuto quel gesto ‘inequivocabile'. Sono stato avvisato da persone che siedono sui banchi di centrodestra e anche da qualcuno che siede dalle parti della giunta del fatto che Zamperini, mentre mi allontanavo dall'Aula, faceva un gesto che richiamava un rapporto orale in relazione al fatto che stavo andando a parlare con la stampa".
Paladini sottolinea inoltre di non aver acquisito ancora il video "nonostante abbia fatto tre richieste formali". E conclude: "L'ufficio di Presidenza ha deciso di non decidere. Questo non è il tribunale dell'inquisizione e non è un tribunale, ma un luogo istituzionale. In un luogo istituzionale, credo vada difesa la dignità di ogni singolo consigliere ma ancora di più vada difesa l'istituzione stessa dal fatto che non si scenda a un livello tale per cui si fa fatica a distinguere un'Aula di un Consiglio regionale da un bar sport e, non per la prima volta, a causa dello stesso consigliere. È una persona omofoba e non perde occasione di dimostrarlo".
La replica di Zamperini (FdI), ‘Mai compiuto un gesto omofobo verso Paladini'
"Sono amareggiato dalle deplorevoli accuse che in questi giorni mi sono state mosse dal consigliere Luca Paladini di aver compiuto un gesto volgare, a suo dire omofobo, ed in particolare una presunta simulazione di un rapporto orale rivolto verso di lui. Respingo con forza questa ricostruzione. Quel gesto non è mai stato compiuto. Non esistono immagini, video o fotografie che mostrino qualcosa del genere perché semplicemente non è accaduto" replica in una nota il consigliere regionale lombardo di FdI, Giacomo Zamperini, al collega del Patto Civico Paladini.
E prosegue: "Chi ha sollevato l'accusa non lo ha fatto avendo visto personalmente la scena, ma riportando ciò che qualcuno avrebbe riferito, senza però avere il coraggio di fare nomi e cognomi. Le immagini disponibili mostrano uno scontro verbale tra me e il consigliere Paladini, uno scontro rimasto nei confini del dibattito politico, con toni accesi e provocazioni reciproche che possono accadere in un confronto istituzionale. Nulla che oltrepassi la soglia della volgarità".
"Ho chiesto più volte un chiarimento diretto a Paladini, anche per evitare equivoci e per ristabilire un clima corretto. Non ho mai avuto la possibilità di questo confronto: mi è stato negato. Chi mi conosce sa che posso usare toni forti, essere provocatorio, essere sopra le righe. Ma sa anche che mi assumo sempre la responsabilità di ciò che faccio e di ciò che dico. Ed è proprio per questo – conclude – che respingo categoricamente un'accusa che non ha alcun fondamento e che non corrisponde alla mia persona né al ruolo che ricopro. Ringrazio l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale che all'unanimità, quindi anche con il voto dei colleghi che rappresentano il centrosinistra e le opposizioni, ha deciso che non sussistono motivi per procedere ad un richiamo e non ha comminato alcuna sanzione".