Inchiesta urbanistica, Beppe Sala potrebbe dimettersi: cosa succederà in consiglio comunale

Dopo la bufera degli ultimi giorni, forse, sono in arrivo i primi verdetti. Questo perché domani pomeriggio, lunedì 21 luglio, si terrà il Consiglio Comunale di Milano nel corso del quale il sindaco Beppe Sala sarà chiamato ufficialmente a comunicare se intende proseguire con il mandato o rinunciare alla carica di primo cittadino, dopo essere stato inserito nell'elenco degli indagati dalla procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta sull'urbanistica che, negli ultimi giorni, è tornata a travolgere il capoluogo lombardo.
Nel merito, infatti, Sala non si è ancora ufficialmente espresso. Da quando ha appreso di essere tra gli indagati nella maxi inchiesta della Procura, il sindaco si è rinchiuso nella sua casa per riflettere sulle parole da scegliere e sulle prossime mosse da compiere in attesa del Consiglio comunale di domani. Nel mentre, l'incontro con vertici cittadini del Pd nel pomeriggio di oggi, domenica 20 luglio, per discutere del caso San Siro e degli altri progetti che, adesso, si trovano in una fase di stallo. Ma, soprattutto, Sala sarà chiamato a scegliere: fare un passo indietro o proseguire?
Non sarà l'unico a dover compiere delle scelte. È molto probabile, infatti, che domani in aula ci sarà anche l'assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi, per il quale la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta urbanistica lo scorso 16 luglio. Pur non essendo ufficialmente in programma un suo intervento, si vocifera, infatti, che le dimissioni dell'assessore sarebbero già pronte e l'occasione per presentarle potrebbe essere proprio il Consiglio comunale di domani pomeriggio.