Inchiesta urbanistica, le chat di Boeri: “Ci bocciate tutto, siete di Potere al Popolo”. A Sala: “Ti scrivo da amico”

"Ci bocciate tutto… ormai siete di Potere al Popolo". È il 30 marzo 2023 e Stefano Boeri, in un messaggio al dirigente comunale Giovanni Oggioni, esprime il suo disappunto per le valutazioni negative della Commissione Paesaggio di Milano sul suo progetto P39 -Pirellino/Torre Botanica, realizzato con Coima di Manfredi Catella: un maxi piano di "riqualificazione" da tre miliardi di euro per un'area di 60mila metri quadrati in zona Porta Nuova/Gioia che, negli ultimi mesi, ha subito un ridimensionamento.
"Caspita ma ci bocciate tutto? Siete come la Juve", scrive ancora l'archistar del Bosco Verticale, ora indagato nell'ultima tranche dell'inchiesta sull'urbanistica milanese portata avanti dai pm Petruzzella, Filippini e Clerici, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, all'ex dirigente arrestato per corruzione e falso. "Dobbiamo parlarne. Soffro, d'altra parte soffrire è da interisti... il tema comunque è serio", la risposta di Oggioni.
Talmente serio che il "pressing" di Boeri, stando a quanto emerso dalle indagini, sarebbe arrivato fino al sindaco Beppe Sala (anche lui indagato), con cui per i pm l'architetto di fama mondiale avrebbe addirittura utilizzato "toni risoluti e di comando". È il 21 giugno del 2023, il giorno prima della seduta della Commissione Paesaggio che dovrebbe dare un parere sul progetto di riqualificazione del Pirellino. "Guarda, a livello personale, da amico ad amico, ti dico che c'è una situazione che mi fa paura, non fa bene", sono le sue parole via chat, mentre ricorda al primo cittadino di aver "parlato a lungo con Tancredi (assessore alla Rigenerazione Urbana per cui la Procura ha chiesto l'arresto) e Malangone", dg del Comune. E che in caso di parere negativo al progetto da parte della Commissione Paesaggio ci sarebbe stata una "rottura" da parte di Manfredi Catella, potentissimo immobiliarista e ceo della società Coima. "Domani ho conferimento in Commissione dopo due bocciature su progetto nuovo Bosco Verticale… Marinoni sta sbagliando, e non solo con noi. Se insiste rischiamo rottura e ricorso Tar, e Catella che va sui giornali. Scusa ultima cosa crearti problemi, prendilo come un warning per domani… ciao".
Il giorno successivo, 22 giugno, il progetto ottiene per la prima volta parere favorevole "condizionato". Per chi indaga, a metterci la mano sarebbe lo stesso Tancredi, che nelle ore precedenti avrebbe "pressato l'ex presidente della Commissione Paesaggio Marinoni affinché desse parere favorevole al progetto di Boeri" sottolineando che così avrebbero "evitato attacchi a lui personalmente" e "ripercussioni negative per tutti gli altri", informandolo che Boeri “ovviamente” aveva già parlato con il sindaco Sala. "Boeri non aiuta, ha presentato tutto come la volta passata senza cambiare nulla quando gli ho chiesto espressamente di inserire qualche variazione per legittimare un condominio", risponde Marinoni a Tancredi, che per i pm sarebbe stato "subordinato" a Boeri e Catella per evitare "grane ritorsioni" da parte loro. "Ma troveremo argomenti".
Dopo la notizia, così, Boeri invia due messaggi vocali con cui avvisa Catella dell'esito della seduta, informandolo che le obiezioni di Marinoni sull'architettura erano "sparite completamente". "Le facciate, le proporzioni, il rispetto…sparito. Il che tutto sommato potrebbe essere un buon segno, spero. Ciao, un abbraccio".
"Sono convinto che io e il mio studio abbiamo operato in maniera corretta a proposito di un’architettura, la cosiddetta Torre Botanica, che da tempo, come è noto, è stato deciso di non realizzare", si difende intanto oggi Boeri, chiamando in causa proprio il progetto del Pirellino. "Confido che l’autorità giudiziaria accerterà al più presto la mia totale estraneità alle scorrettezze che mi vengono imputate”.