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Inchiesta sull’urbanistica a Milano

Inchiesta Urbanistica, Giuseppe Marinoni si dimette anche dalla Commissione paesaggistica della regione

Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio di Milano indagato nelle inchieste sull’Urbanistica, si è dimesso anche dal suo incarico all’interno della Commissione paesaggistica per la pianura irrigua e il fiume Po della Regione Lombardia.
A cura di Alice De Luca
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Giuseppe Marinoni
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Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano e ora indagato nelle inchieste sull'urbanistica della città, si è dimesso anche dalla Commissione paesaggistica della Regione Lombardia per la pianura irrigua e il fiume Po di cui faceva parte. Lo fa sapere l'agenzia Ansa citando fonti interne alla Regione.

Stando a quanto riferito, Marinoni avrebbe formalizzato le proprie dimissioni attraverso una Pec inviata lo scorso 30 luglio. L'unica riunione fatta dalla Commissione per la pianura irrigua e il fiume Po si era tenuta lo scorso 20 marzo, ma Marinoni non aveva partecipato, avendo già comunicato in una precedente email del 5 marzo la sua impossibilità a esserci.

Le Commissioni paesaggistiche regionali in Lombardia sono quattro e ciascuna di esse si occupa di un ambito territoriale diverso (Montagna, Colline e laghi, Pianura e città e Pianura irrigua e fiume Po). Il compito delle commissioni è, tra gli altri, quello di definire i criteri di gestione dei loro diversi ambiti. Si compongono da membri di diritto (Regione e Ministero dei beni culturali) e da quattro esperti esterni selezionati tramite bando pubblico. Marinoni faceva parte proprio di questi ultimi.

L'ex presidente della commissione paesaggio del comune di Milano è indagato nelle recenti inchieste sull'urbanistica con l'accusa di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e abuso d'ufficio. Secondo gli investigatori Marinoni, su richiesta di Manfredi Catella (presidente di Coima) e dell'architetto Stefano Boeri, avrebbe condizionato le valutazioni della commissione paesaggio per ottenere un parere favorevole sul progetto P39-Pirellino.

Avrebbe anche interferito con le decisioni della commissione al fine di fare approvare progetti di società con le quali avrebbe stretto accordi economici o alle quali avrebbe prestato consulenze retribuite. Il tutto omettendo di riferire il conflitto di interessi. Pochi giorni fa il tribunale del riesame ha annullato per Marinoni gli arresti domiciliari che inizialmente il giudice Mattia Fiorentini aveva disposto su richiesta della Procura.

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