Inchiesta urbanistica a Milano, dopo l’accusa di corruzione l’ex assessore Tancredi torna a lavorare in Comune

L'ex assessore all'Urbanistica, Giancarlo Tancredi, torna a lavorare negli uffici del Comune di Milano e più precisamente come dirigente nella Direzione Cultura. Tancredi è tra le persone coinvolte in uno dei filoni dell'inchiesta sull'Urbanistica, che ha messo in luce un presunto sistema di commistioni tra pubblico e privato volto proprio a favorire quest'ultimo nella costruzione di edifici proprio nel capoluogo meneghino. La scorsa estate l'ex assessore è stato quindi indagato dalla Procura di Milano e accusato di corruzione. Oltre a lui, sono stati indagati l'ex presidente della commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e il numero uno di Coima, Manfredi Catella. Con loro, altri membri della commissione e architetti.
Alla luce delle indagini, Tancredi era finito agli arresti domiciliari e aveva deciso di dimettersi dall'incarico. Inoltre il tribunale del Riesame aveva disposto l'interdittiva di un anno. Alcune settimane fa, la sesta sezione della Corte di Cassazione aveva annullato le misure interdittive nei suoi confronti.
E, alla luce di questo, lo scorso 13 novembre il sindaco Giuseppe Sala aveva spiegato che è un diritto di Tancredi tornare a lavorare in Comune. Ha poi specificato che lo avrebbe reintegrato tra i dirigenti comunali, ma in un settore che non avesse nulla a che fare con l'urbanistica. Inoltre ha precisato, che in questi mesi non ha percepito alcuno stipendio: "È un piccolo risarcimento, ma noi cercheremo di aiutarlo, posto che è una grande risorsa per il Comune".
Tancredi – che ricordiamo essere ancora indagato a piede libero – adesso è diventato dirigente nell'ambito della Direzione Cultura, che è coordinata dall'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi.