Incendio a Cornaredo, la vicina della famiglia deceduta: “Mi han detto chiama aiuto, mio figlio sta bruciando”

“Chiama aiuto, mio figlio sta bruciando”. A parlare a Fanpage.it è la dirimpettaia della famiglia che ha perso la vita nell’incendio che è divampato questa notte, sabato 11 ottobre, in via Cairoli a Cornaredo, nel Milanese. Secondo quanto appreso da Fanpage.it, le vittime sarebbero Carmela Greco, Benito Lauria e il figlio della coppia di nome Carlo. Quest’ultimo, secondo una prima ricostruzione, potrebbe aver appiccato il rogo che si è originato proprio nel loro appartamento.
A cura di Giulia Ghirardi
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Credits: Fanpage.it
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"Mi sono resa conto dell'incendio quando il signore ha bussato alla mia porta per chiedere aiuto verso le 3:00 del mattino. Mi ha detto: ‘Chiama i vigili del fuoco, mio figlio sta bruciando'". A parlare a Fanpage.it è la dirimpettaia della famiglia che ha perso la vita nell'incendio che è divampato questa notte, sabato 11 ottobre, in via Cairoli a Cornaredo, nel Milanese. Secondo quanto appreso da Fanpage.it, le vittime sono Carmela Greco (82 anni), Benito Lauria (88 anni) e del figlio della coppia Carlo (55 anni). Quest'ultimo, secondo una prima ricostruzione, potrebbe aver appiccato il rogo che si è originato proprio nel loro appartamento.

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L'incendio di Cornaredo: cosa sappiamo

I fatti si sono verificati nel corso di questa notte, sabato 11 ottobre, intorno alle 3:00 del mattino. L'allarme sarebbe stato lanciato da Benito Laria, inquilino del secondo piano del palazzo. "Ha bussato alla mia porta per chiedere aiuto verso le 3:00 del mattino. Mi ha detto: ‘Chiama i vigili del fuoco, mio figlio sta bruciando'", ha raccontato la dirimpettaia a Fanpage.it. "Ho chiamato i vigili del fuoco, mi sono voltata, ma lui non c'era più. È rientrato nell'appartamento probabilmente per salvare la moglie e non è più uscito. Aprendo la porta però il mio appartamento si è riempito di fumo quindi siamo scappati giù, abbiamo cercato di avvisare tutti quanti che pian piano sono scesi. C'è qualcuno che non ce l'ha fatta e l'han portato giù i pompieri. Da allora siamo qui in mezzo alla strada".

Secondo quanto appreso, le persone evacuate sarebbero una quarantina. Otto di loro sono rimaste ferite e trasferite in ospedale per essere sottoposte ad accertamenti. Tra loro anche un'anziana. "Cercando di scappare mia nonna si è rotta il femore", ha riferito a Fanpage.it il nipote della signora, giunto sul luogo dopo l'allarme. "Anche mio padre, che si trovava nel palazzo, ha avuto uno scompenso al cuore, oltre a diverse bolle sulle mani perché tutto quello che toccava era incandescente".

Sul posto, oltre agli operatori sanitari del 118 e i vigili del fuoco, intervenuti con tre autopompe, un'autoscala, un'autobotte, due furgoni di supporto e il funzionario tecnico, sono arrivati anche i carabinieri di Corsico e la sezione investigativa dei vigili del fuoco per avviare le indagini sull'accaduto.

Secondo una prima ricostruzione, la coppia di anziani viveva nell'appartamento, il figlio, residente a Milano, da tempo era tornato a vivere con i genitori, che hanno altri due figli domiciliati altrove. Stando a quando appreso da Fanpage.it, l'origine del rogo sarebbe proprio all'interno dell'appartamento dove viveva la coppia, al secondo piano del palazzo. L'incendio, secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere stato appiccato dal figlio della coppia. Accortosi dell'incendio, il padre sarebbe uscito per cercare aiuto, ma, tornato all'interno dell'appartamento per aiutare la moglie che aveva una disabilità motoria, non avrebbe più fatto ritorno. I corpi dei tre sono poi stati identificati questa mattina dalla figlia, giunta sul posto dopo la chiamata dei carabinieri.

Il sindaco di Cornaredo: "Palazzo inagibile, inquilini ricollocati in alcuni alloggi del Comune"

"Mi hanno svegliato questa notte intorno alle 5:30 per avvisarmi dell'incendio", ha riferito il sindaco di Cornaredo, Corrado D'Urbano, a Fanpage.it. "Gli inquilini sono stati ricoverati in una struttura del Comune e abbiamo provveduto alle prime necessità di ciascuno. Ora stiamo provvedendo affinché vengano ricollocati in alcuni alloggi del Comune perché quasi l’intero palazzo è stato dichiarato inagibile. Abbiamo attivato un tecnico per avere una relazione in merito e poter stabilire quali saranno gli interventi da fare per mettere in sicurezza l’appartamento".

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Come appreso da Fanpage.it, dopo aver ricevuto le prime cure, tutte le persone del palazzo al momento sfollate, all'incirca 20 famiglie, saranno ospitate al centro polifunzionale "Il Melograno" del Comune di Cornaredo.

In collaborazione con Beatrice Barra

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