Inaugurato Villaggio Olimpico, Salvini: “850 euro a posto letto a Milano? Buono, ma si potrebbe limare”

A pochi mesi dai Giochi Olimpici invernali, COIMA ha presentato l’opera che dopo Milano-Cortina 2026 diventerà uno studentato convenzionato: ancora polemiche per una parte non completata che spetterà alle istituzioni pagare.
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"Stiamo parlando di un'opera che è stata realizzata in 30 mesi, che è un tempo da record": esordisce così Manfredi Catella, ceo e fondatore di Coima, all'evento di presentazione del Villaggio Olimpico, in una giornata che, oltre alla formale consegna dell'opera alla Fondazione Milano-Cortina per la durata dei Giochi, segna il ritorno di Catella sulla scena pubblica dopo le inchieste della Procura di Milano sull'urbanistica e la revoca dei domiciliari a cui è stato sottoposto per circa tre settimane.

"Siamo sereni, facciamo il nostro lavoro" aveva commentato poco prima dell'evento Luca Mangia, braccio destro di Catella.

Lo studentato post Olimpiadi

Sono 1700 i posti letto del Villaggio Olimpico che, dopo le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali, diventerà uno studentato in una città in cui la ricerca di un alloggio si fa sempre più complicata.

Prezzo medio, tra le singole e le doppie convenzionate, 850 euro, costo inferiore di circa il 25 per cento rispetto a quello di mercato. Cifra però che non ha lasciato indifferente nemmeno il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto dal palco all'evento:

 "Ho visto gli 850 euro di media per le stanze: buono per Milano, ma il Comune avrebbe potuto essere ancora più coraggioso e incisivo nella trattativa con il privato, è chiaro che per molti 850 euro al mese sono 850 euro al mese. Una limatina al ribasso si potrebbe fare".

Una stoccata al sindaco di Milano Beppe Sala a cui se ne aggiunge subito un'altra, per la parte riguardante il pianoterra dell'opera ancora da finalizzare e che toccherà al pubblico pagare. Un intervento stimato da Salvini in circa 7-8 milioni di euro a cui si aggiungono gli extracosti dell'opera, saliti causa inflazione e conflitti.

"Il pianterreno lo vedete, non possiamo arrivare al 6 febbraio così, se non lo fa l'azienda privata e purtroppo il Comune non ha messo nero su bianco chi fa cosa, lo deve fare il pubblico, è chiaro che su un investimento di 3 miliardi, che mette in gioco l'Italia, non posso arrivare al 6 febbraio così, con i muri a grezzo".

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