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In Lombardia liste di riserva per non sprecare vaccini: chi può farne parte

Come richiesto dal commissario straordinario per l’emergenza Covid, la Lombardia introdurrà liste di riserva per le vaccinazioni, in modo da evitare sprechi. I nomi in lista vengono presi attingendo agli appuntamenti delle 24-48 ore successive, con le stesse priorità e tra persone già in attesa della somministrazione. Non sono previste autocandidature. La Regione invita a non presentarsi in ospedale o nei centri vaccinali sperando di ottenere il vaccino, perché non sarà possibile.
A cura di Simone Gorla
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La Lombardia introdurrà liste di riserva per le vaccinazioni anti Covid, in modo da evitare che le dosi vadano sprecate se i pazienti non si presentano. La novità arriva in seguito all'ordinanza n° 2/2021 firmata dal Commissario straordinario per l'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha chiesto di non disperdere fiale e quindi introdurre delle "riserve" per le somministrazioni.

Liste omogenee con le categorie interessate, non ammesse autocandidature

In una nota l'assessorato regionale al Welfare spiega che tutti i centri vaccinali lombardi hanno creato liste di riserva omogenee con le categorie interessate nella fase 1 bis e uno ter. Non sono previste né ammesse autocandidature: i nomi in lista vengono presi attingendo agli appuntamenti delle 24-48 ore successive. In caso di rinuncia, quindi, verrà contattata un’altra persona all’ultimo minuto per un’inoculazione sostitutiva. Sarà quindi chiamato un altro paziente che si trovava già in attesa di somministrazione nei giorni successivi e che aveva diritto al vaccino nello stesso arco temporale, sulla base delle stesse priorità. Nessuna possibilità di superare la fila presentandosi sul posto e chiedendo di ricevere il vaccino.

Pavesi (dg Welfare): Non presentatevi in ospedale, evitate code e assembramenti

"Sono giornate – spiega il direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi – in cui, anche legittimamente, i cittadini pongono domande. Molte persone si stanno anche presentando negli ospedali per ‘candidarsi' alla somministrazione del vaccino, ma su questo punto è necessario fare chiarezza". "Confidiamo nella collaborazione e senso civico da parte di tutti – conclude Pavesi – evitando tra l'altro code inutili e il rischio di assembramenti.

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