In carcere per 485 giorni, viene assolto dalle accuse: 31enne sarà risarcito con 108mila euro

Un uomo di 31 anni riceverà oltre centomila euro perché è stato detenuto ingiustamente in carcere. Il 31enne era stato fermato il 5 dicembre 2021 perché era stato accusato di aver violentato di due ragazze il 3 dicembre 2021. L'episodio sarebbe avvenuto sul treno e alla stazione di Venegono Inferiore. Il 31enne sarebbe poi stato fermato due giorni dopo e una delle due giovani lo avrebbe riconosciuto in una foto. Non solo. Le testimonianze parlavano di un uomo zoppicante e, proprio in quei giorni, il 31enne si sarebbe rotto un piede e aveva una stampella.
L'uomo era stato poi interrogato dal giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio. Come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, avrebbe risposto a tutte le domande fornendo "precise indicazioni utili a scagionarlo o comunque a reindirizzare il proficuo proseguo delle indagini". Non solo. Gli avvocati del 31enne avevano dimostrato come i tabulati telefonici mostrassero che "nel lasso di tempo della violenza si trovava in luoghi incompatibili". Questo nonostante lo stesso avesse detto di trovarsi sul treno in quelle ore. Ma, come dimostrato da una perizia psichiatrica, l'uomo soffrirebbe di un deficit cognitivo che sotto stress lo porterebbero a dire ciò che gli interlocutori vogliono sentirsi dire.
Le indagini, inoltre, identificavano gli autori delle violenze in altri due uomini, che sono ancora oggi ricercati. Per il 31enne, la Procura aveva chiesto una condanna a 9 anni e 2 mesi ma il 7 marzo 2023 è stato assolto dal tribunale di Varese per non aver commesso il fatto.
Nonostante questo ha passato un anno e tre mesi in carcere. E ora la V Corte d'Appello di Milano ha riconosciuto un risarcimento da 108mila euro. Nel frattempo proseguono le indagini per rintracciare i due responsabili. Uno dei due sarebbe un ragazzo di 24 anni, che viveva nella stessa abitazione del 31enne e che all'epoca dei fatti aveva una stampella. Nel 2023 una delle due giovani, si sarebbe poi corretta sostenendo che il violentatore fosse il 24enne e non il 31enne che adesso riceverà il risarcimento.