Imprenditore atterra con l’elicottero privato sulle piste da sci, la sua versione: “Non ho creato pericoli”

"Non ho creato pericoli". Così è intervenuto pubblicamente l'imprenditore bresciano Bortolo Giorgio Oliva, dopo le polemiche che si sono scatenate sull'atterraggio del suo elicottero nel comprensorio del Maniva Ski, avvenuto lo scorso sabato 13 dicembre nei pressi di Bagolino (Brescia). Dopo aver parcheggiato l’elicottero Robinson R66 sulla pista evitando la seggiovia, l'imprenditore ha indossato gli sci per una discesa prima di essere raggiunto e identificato dai carabinieri.
Ora il presidente del gruppo siderurgico Industrie Riunite Odolesi rischia la revoca della licenza di volo. Anche perché non è la prima volta che accade un fatto simile. Già ad aprile di quest'anno, infatti, Oliva era stato sanzionato dai carabinieri per 2mila euro dopo essere atterrato senza autorizzazione sulle nevi di Madonna di Campiglio. "Sono molto impegnato al lavoro ma mi è venuta una gran voglia di sciare", avrebbe dichiarato in quell'occasione l'industriale ai militari di Riva del Garda per giustificarsi. Dopo aver ricevuto il verbale, quindi, si era tolto gli sci ed era risalito sul proprio mezzo per fare ritorno in azienda e riprendere la propria giornata lavorativa.
La versione di Bortolo Giorgio Oliva
Con una dichiarazione affidata ai social, Oliva ha voluto fornire una sua "precisa e completa ricostruzione dei fatti". Secondo quanto affermato dall'imprenditore, l'atterraggio sarebbe avvenuto "in un'area privata, esterna alle piste", precisando che il mezzo "non è stato parcheggiato su alcuna zona da sci né su aree destinate al transito degli sciatori" e che l'operazione non avrebbe quindi "messo a repentaglio l'incolumità di alcuno".
Oliva ha, inoltre, smentito alcune ricostruzioni circolate sui media e sui social, in particolare l'attribuzione della frase "pago le multe e faccio quello che mi pare", che ha riferito di non aver "mai pronunciato" e ritenuta "falsa, arbitraria e lesiva" della sua immagine personale. Contestualmente, Oliva ha ribadito la sua "massima considerazione per le normative vigenti e per le istituzioni competenti", contestando una narrazione che avrebbe dipinto l'episodio come un atto di arroganza o di disprezzo delle regole. Una rappresentazione che, aggiunge, avrebbe alimentato anche "messaggi di minaccia personale" nei confronti suoi e della sua famiglia.
"Mi riservo di querelare coloro che hanno oltrepassato il diritto di cronaca, con attribuzione di atti, fatti e parole non veritieri", ha concluso l'imprenditore bresciano su Facebook. "Buone sciate a tutti".