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Il trapper Mr Rizzus processato per banconote false trovate in casa sua: “Servivano per i videoclip”

Il trapper Mr Rizzus è stato assolto dall’accusa di aver voluto detenere banconote false da cinquanta euro da immettere nel mercato. Il giudice ha infatti accolto la tesi della difesa, secondo cui quei soldi sono serviti per realizzare un videoclip.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un frame della canzone "Non ci siamo" di Mr Rizzus
Un frame della canzone "Non ci siamo" di Mr Rizzus

Il trapper Mr Rizzus, all'anagrafe Simone Rizzuto, è finito a processo perché nella sua abitazione sono state trovate banconote false. Il giovane è stato assolto dal tribunale di Monza perché il fatto non costituisce reato. A scagionarlo è stato un videoclip in cui si vedono quei soldi dentro una lavatrice. L'artista 25enne ha la sorveglianza speciale dopo le minacce a Vittorio Staffelli, inviato della trasmissione di Canale cinque Striscia La Notizia ed è stato rinviato a giudizio per lesioni personali gravissime nei confronti di Vittorio Brumotti, altro inviato dello stesso programma.

Le banconote false trovate durante una perquisizione

L'inchiesta era nata tre anni durante una perquisizione effettuata in casa sua a Villasanta. Gli investigatori hanno trovato dieci banconote da cinquanta euro false perché tutte con lo stesso numero di serie. Il giovane è stato quindi denunciato perché, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto quel denaro "al fine di metterlo in circolazione". È stato poi rinviato a giudizio dal giudice dell'udienza preliminare.

La testimonianza di un consulente di Bankitalia

Durante il dibattimento, è stata ascoltata la testimonianza di un consulente di Bankitalia che ha spiegato che quelle banconote non erano originali, ma che erano falsificate in modo grossolano che era difficile che potessero essere messe in circolazione. Il legale del cantante ha poi chiesto di poter proiettare sul maxi schermo in aula una clip di un suo video musicale in cui si vede, in primo piano, una lavatrice che sembrerebbe proprio lavare le banconote da cinquanta euro. Tutti questi elementi hanno portato il giudice ha decidere per l'assoluzione.

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