“I nipoti di Berlusconi truffati per un milione di euro”: a processo l’ex consulente di fiducia, cos’è successo

L'ex consulente di fiducia dei nipoti di Silvio Berlusconi, Silvio Andrea e Paolo Enrico Beretta, è finito a processo a Milano per una presunta truffa proprio ai loro danni. L'uomo avrebbe lavorato per i due per sette anni: avrebbe organizzato la loro vista e gestito milioni di euro di spese. L'ipotesi della pubblica accusa è che, maneggiando quei soldi, li abbia truffati per un milione di euro.
Chi sono Silvio Andrea Beretta e Paolo Enrico Beretta
Le vittime sono Silvio Andrea Beretta e Paolo Enrico Beretta. I due hanno 45 e 50 anni e lavorano come imprenditori. Sono figli di Giorgio Beretta e di Maria Antonietta Berlusconi, sorella di Silvio. La donna era un'ex ballerina di danza classica che aveva aperto con la figlia Sabrina una scuola di ballo. Maria Antonietta Berlusconi è morta nel 2009 a 65 anni. La figlia Sabrina è morta a 37 anni nel 2012. E, come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, i due fratelli hanno stretto un rapporto molto stretto con un consulente della scuola di danza, Marco Campanelli.
Il rapporto con l'ex consulente
Quest'ultimo avrebbe iniziato ad avere sempre più spazio nella vita dei due. Si sarebbe iniziato a occupare di diverse mansioni: dalla manutenzione delle case agli acquisti di beni di lusso. Avrebbe poi convinto i due a ottimizzare fiscalmente le spese attraverso una società, che gli sarebbe riconducibile attraverso due soci a cui sarebbe legato. Nel 2019, i due uomini, insospettiti dal fatto che non avevano ricevuto chiarimenti su alcune richieste, hanno deciso di assumere un consulente informatico forense.
L'esperto avrebbe analizzato i 50mila file raccolti nel computer dell'uomo. Il dispositivo si trovava negli uffici della scuola di danza. Hanno quindi accusato di aver drenato denaro facendo la cresta su acquisti, gonfiando le fatture, falsificando i resoconti. Il tutto per circa un milione di euro, come poi stimato dal pubblico ministero Francesco Cajani. Nella giornata di oggi, giovedì 18 settembre, inizierà il processo dopo che la Procura di Milano lo ha mandato a giudizio con citazione diretta.
La difesa dell'ex consulente
L'imputato invece sostiene che la denuncia dei nipoti sarebbe arrivata nel 2023 come reazione a un decreto ingiuntivo che nel 2021 la società aveva ottenuto per azionare un credito di 200mila euro di fatture. Non solo. A questo, si aggiunge la richiesta stragiudiziale ai Beretta di pagare oltre 1 milione per la ristrutturazione di una villa. Una richiesta basata su una scrittura privata che i Beretta avrebbero rilasciato nel 2016. Lungo questa, i due avrebbero promesso il saldo entro fine 2017. I nipoti di Berlusconi sostengono però che non vi sia traccia né di una memoria né di una scrittura privata.