I luoghi più belli da visitare a Milano e in Lombardia per le Giornate Fai d’autunno l’11 e 12 ottobre 2025

Anche Milano e la Lombardia ospiteranno le giornate Fai di autunno. Oggi, sabato 11, e domani, domenica 12 ottobre, sarà possibile visitare gratuitamente luoghi che di solito sono chiusi al pubblico. Tutto quello che si deve fare è presentarsi all'ingresso del posto che si vuole visitare nell'orario di apertura, salvo diverse indicazioni che si trovano sul sito del Fai. Di seguito alcuni dei monumenti, ville, palazzi che possono essere esplorati:
Mulino "Maurizio Gervasoni", Baresi (BG)

Il Mulino"Maurizio Gervasoni" è una costruzione rurale risalente al 1672. Insieme al mulino vero e proprio, utilizzato per la produzione di farina, è conservato un torchio per la spremitura delle noci, ma sono rimaste tracce anche di un antico forno per il pane. Per secoli la struttura è stata un punto di riferimento per le comunità della Val Brembana: qui si ricavavano la farina, il pane e l'olio. Alimenti necessari per la sussistenza dei popoli montanari che abitavano il territorio.
L'Osiride addormentato, Osio Sotto (BG)

Nel centro di Osio Sotto, paese del bergamasco, compare la statua di un faccione che sembra stia sbucando dagli inferi. È Osiride, il dio egizio della morte, della resurrezione e della fertilità. L'opera, realizzata nel 2007 dallo scultore polacco Igor Mitoraj, ha diviso l'opinione pubblica: c'è chi la ama alla follia e chi preferisce evitarla a causa della sua natura allo stesso tempo inquieta e riposata.
Santuario Madonna della Rosa, Monticelli Brusati (BR)

Un contadino assetato e la Madonna che appare per indicargli una fonte da cui abbeverarsi. Questa è la leggenda all'origine del Santuario Madonna della Rosa, situato nel punto più suggestivo del colle chiamato, non a caso, "Monte della Madonna". La struttura risale al XV secolo, ma già nel 1567 era in decadenza. Nei secoli successivi sono stati numerosi gli interventi per ammodernarla, tra cui l'aggiunta di due finestre che arricchiscono la facciata.
Villa del Balbianello, Tremezzina (CO)

Poeti, santi e navigatori sono passati tutti da qui a Villa Balbianello, da Silvio Pellico ad Alessandro Manzoni. La Villa, costruita su un preesistente monastero alla fine del Settecento, è una delle abitazioni più affascinanti del Lago di Como. Nel 1974 è stata acquistata dall'esploratore Guido Monzino, il primo italiano a scalare l'Everest. La bellezza di questo luogo, cui si accede anche via lago, ha ispirato celebri saghe cinematografiche come 007 e Star Wars.
Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi, Merate (LC)

Situata tra Merate e Pagnano, questa dimora di campagna comprende edifici residenziali, appartenuti alla famiglia Ghilio e poi alla famiglia Bagatti. Lo stile della costruzione è il barocchetto lombardo, mentre all'interno sono conservate opere dei maestri Federico Ferrario e Pietro Bagatti Valsecchi. Proprio quest'ultimo ha realizzato un padiglione neogotico adibito a studio, con vetrate bow-window (finestre ad arco).
Bunker antiaereo di Via Preneste, 4, Milano

Tra ville imponenti e palazzi nobiliari, il Fai dà la possibilità di ripercorrere anche i momenti più tragici della storia italiana. Nel rifugio antiaereo di Via Preneste, in zona San Siro, molti cittadini milanesi trovarono rifugio durante i bombardamenti sulla città, negli anni della Seconda guerra mondiale. Nonostante sia un ambiente spoglio, è il bunker conservato meglio tra quelli presenti a Milano, anche per merito della cura dei residenti che ci abitano intorno.
Villa Necchi Campiglio, Milano

Non solo appartamenti piccoli a prezzi spropositati, il centro di Milano ospita anche imponenti abitazioni come la Villa Necchi Campiglio. Costruita negli anni Trenta, la villa presenta portineria separata, piscina privata, tunnel di servizio e ascensore interno. Tutte caratteristiche all'avanguardia per i tempi in cui è stata realizzata. L'interno si apre con una Hall monumentale, che ospita capolavori come La Famiglia del Pastore di Mario Sironi. Sparsi per la casa anche la Collezione De' Micheli, con opere veneziane, e la Collezione Sforni, che presenta disegni di Modigliani, Picasso, Fontana e altri maestri del Novecento.
Palazzo Mondadori di Oscar Niemeyer, Segrate (MI)

Negli anni '60 la sede di Mondadori in centro a Milano non bastava più a contenere l'espansione che la casa editrice stava vivendo. Così venne scelto il comune di Segrate come luogo ideale per quello che sarebbe stato un periodo d'oro dell'editoria italiana. Giorgio Mondadori incaricò l'architetto brasiliano Oscar Niemeyer per realizzare un complesso avanguardistico che comprendesse tutti gli uffici dell'azienda. Il laghetto artificiale su cui si affaccia il palazzo rende il paesaggio scenografico, anche perché la struttura si riflette nell'acqua in maniera simmetrica.
Castel Grumello, Montagna Valtellina (SO)

In passato la Valtellina è stata terra di castelli e fortezze, a causa della sua posizione di confine con il resto d'Europa. Castel Grumello è stato costruito tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo per volontà del ghibellino Corrado De Piro, poi l'edificio è stato distrutto nel 1526 per mano delle Leghe Grigie, seguendo il destino di molte fortezze del territorio. Il Castello è stato restaurato e riaperto al pubblico solo nel 2001.
Monastero di Torba, Gornate Olona (VA)

Chiudiamo la nostra carrellata con un luogo patrimonio dell'Unesco. Il Monastero di Torba risale a V secolo d.c., quando i romani costruirono un avamposto militare per disincentivare la minaccia dei Barbari. Da roccaforte difensiva, di cui ancora oggi si conserva il torrione di guardia, il complesso si è trasformato nel monastero che ha ospitato per sette secoli le monache benedettine. Con l'abbandono da parte delle religiose nel Quattrocento, il luogo ha vissuto secoli di abbandono e degrado, fin quando il Fai ne ha preso la gestione nel 1976. Oggi il Monastero è una delle tappe della Via Francisca del Lucomagno, cammino che consente di esplorare molti luoghi d'interesse del nord Italia.