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Gianni Pezzotti muore per shock settico dopo un esame specialistico in clinica: la famiglia cerca la verità

Gianni Pezzotti è morto per shock settico all’età di 76 anni. La famiglia vuole fare chiarezza e verificare che la sua morte non si avvenuta per un errore medico. Pezzotti, infatti, si era da poco sottoposto a un esame specialistico.
A cura di Matilde Peretto
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Gianni Pezzotti (foto presa da Facebook)
Gianni Pezzotti (foto presa da Facebook)

A pochi giorni dalla sua morte iniziano a sorgere i dubbi. Gianni Pezzotti, giornalista bresciano in pensione di 76 anni, è deceduto lo scorso 21 maggio per shock settico, ovvero un drastico calo della pressione sanguigna dovuto a un'infezione. I familiari, la moglie e due figlie gemelle, vogliono fare chiarezza e verificare eventuali condotte colpose o l'errore di qualcuno. Infatti, Pezzotti sarebbe morto in seguito a "complicanze" sorte durante un esame specialistico eseguito in Poliambulanza. Durante la visita, gli sarebbe stato perforato l'esofago.

Chi era Gianni Pezzotti e come è morto

Gianni Pezzotti era originario di Mompiano, un quartiere di Brescia. Aveva esordito come cronista di nera, per poi dirottare la sua carriera da giornalista sulla politica, per tornare, infine, ai grandi fatti di cronaca e terrorismo. Era sposato e aveva due figlie gemelle che gli avevano dato 5 nipoti.

Qualche giorno fa si era sottoposto a un esame specialistico all'istituto ospedaliero privato Poliambulanza di Brescia. Durante la visita sarebbero insorte delle complicazioni, tanto che l'esofago del paziente sarebbe stato perforato. In seguito all'esame si sarebbe sentito male fino al decesso.

La causa della morte è uno shock settico o setticemico, ovvero una grave disfunzione della circolazione che comporta un abbassamento repentino della pressione. Ciò può provocare insufficienza respiratoria, ictus e insufficienze ad altri organi. In più delle volte, uno shock settico è dovuto a un'infezione.

La denuncia della famiglia e l'avvio delle indagini

I familiari di Pezzotti vogliono vederci chiaro, per questo hanno fatto mettere a verbale dai carabinieri una denuncia. Voglio far sì che tutte le strade percorribili per capire come sia morto l'ex giornalista siano battute.

Vogliono, soprattutto, verificare se ci sono state eventuali condotte colpose per negligenza, imperizia o imprudenza da parte dei sanitari che hanno seguito Pezzotti nei suoi ultimi giorni di vita. In pratica, vogliono capire se la morte del loro caro sia stata colpa di qualcuno oppure no.

Gli inquirenti hanno sequestrato le cartelle cliniche di Pezzotti e ascoltato tutti coloro che lo hanno seguito a livello medico. L'obiettivo è ricostruire la sequenza dei trattamenti medici a cui si era sottoposto per capire i motivi della sua morte, se è stata naturale o provocata da qualcuno in qualche modo (anche non volontario). Le indagini sono in corso.

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