Galli dimesso dal San Raffaele, ma resta amministratore di altri ospedali del Gruppo: “Qui stesso uso di cooperative”

Lo scorso 8 dicembre Francesco Galli ha comunicato le proprie dimissioni irrevocabili dalla carica di Ceo dell'IRCCS ospedale San Raffaele di Milano. Una decisione presa in seguito al caos scoppiato nei reparti di Medicina ad alta intensità e di cure intensive del polo Iceberg, la cui gestione infermieristica era stata affidata solo pochi giorni prima alla cooperativa esterna Auxilium Care Scarl su decisione proprio della direzione. Ma, come appreso da Fanpage.it, ancora oggi Galli ricopre la carica di amministratore unico degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi e, così come ormai è pratica comune per le strutture sanitarie, da oltre un anno ha affidato la gestione infermieristica di alcuni reparti a una cooperativa esterna: la Auxilium Scarl.
"Quanto accaduto al San Raffaele di Milano è l'esito di un modello improntato alla massimizzazione del profitto, dove le condizioni di lavoro e la qualità delle cure sono un aspetto del tutto secondario", ha spiegato a Fanpage.it Andrea Bettinelli, delegato Fp Cgil Bergamo. Un modello che, ha aggiunto il sindacalista, "trova una sua replica anche a Bergamo con l'esternalizzazione del personale di reparti ‘core'". La cooperativa Auxilium Scarl, fondata da Angelo Chiorazzo e guidata dal fratello Pietro Francesco, è entrata negli Istituti Ospedalieri Bergamaschi a inizio 2024 e si occupa della gestione infermieristica nel reparto di Riabilitazione del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro e in quello di Chirurgia del Policlinico San Marco di Zingonia.
La Auxilium Scarl è legata alla Auxilium Care Scarl, ovvero la cooperativa coinvolta nel caso San Raffaele. La loro sede legale si trova allo stesso indirizzo, a Roma, e Nicola D'Aranno è responsabile dell'area produzione della prima e amministratore della seconda. Stando a quanto emerso, lo scorso 5 dicembre Care ha preso in gestione il reparto di Medicina ad alta intensità e di cure intensive, compiendo però errori che avrebbero messo in pericolo la salute dei pazienti e che, alla fine, sono costati il posto di Ceo del San Raffaele di Milano a Galli.
Su richiesta di Fanpage.it, il Gruppo San Donato ha invece confermato che Galli è ancora oggi amministratore unico degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi e che il consiglio di amministrazione non prevede di riunirsi a breve per valutare il suo operato. Nelle strutture bergamasche, come confermato da Bettinelli, non si è mai presentata un'emergenza grave come accaduto al San Raffaele di Milano, ma ciò che preoccupa è proprio il ripetersi dello stesso modello che "ha determinato nel tempo la fuga di professionisti e la frammentazione dell'assistenza ospedaliera, con interi reparti appaltati a cooperative e società terze".