Free Gaza sul Pirellone come “urlo di pace”, Fontana parla di abuso e la Lega annuncia denuncia: cosa succede

Lo scorso 1 ottobre i consiglieri regionali Pierfrancesco Majorino (Pd) e Luca Paladini (Patto Civico) hanno proiettato la scritta Free Gaza sulla facciata di Palazzo Pirelli a Milano, sede del Consiglio regionale della Lombardia. "Un urlo di indignazione non violento contro il genocidio che si sta consumendo a Gaza", ha commentato Paladini a Fanpage.it. "E di solidarietà verso la Global Sumud Flotilla sulla quale viaggiava anche il consigliere regionale del Pd Paolo Romano, arrestato da Israele".
In seguito a tali fatti, sono scoppiate diverse polemiche. La prima è arrivata dal Presidente della Regione, Attilio Fontana, che ha descritto il gesto come "un'azione non autorizzata" senza entrare nel merito della questione palestinese. Una posizione che non stupisce, secondo Paladini, visto che in "Lombardia chi governa resta zitto" facendo eco al pesante silenzio portato avanti dalla destra. Alla sua voce si è aggiunta anche quella della Lega. In particolare, il deputato alla Camera Fabrizio Cecchetti, ha annunciato di volere sporgere denuncia e presentare un'interrogazione parlamentare sulla questione. "Tornassi indietro lo rifarei", ha replicato Paladini a Fanpage.it. "Probabilmente illuminerei anche l'altro lato se avessi la certezza di poter sensibilizzare efficacemente. Tutto quello che si può fare e che è pacifico e non violento per Gaza credo valga la pena farlo e metterci la faccia".
La scritta Free Gaza e il post sui social: "Non possiamo voltarci dall'altra parte"
"Un messaggio chiaro, necessario", hanno scritto il dem Pierfrancesco Majorino e il civico Luca Paladini sui social per spiegare la scritta Free Gaza sulla facciata di Palazzo Pirelli. "Un grido che rompe il silenzio assordante della destra. Mentre in queste ore stanno abbordando e trasferendo le persone della Flottilia, qui in Lombardia chi governa resta zitto. Noi no. Diciamo basta al genocidio, basta con le stragi di innocenti, basta con l’ipocrisia. Chi ha un ruolo istituzionale non può girarsi dall’altra parte. La storia ci guarda. E ci giudicherà".
Le polemiche di Fontana e della Lega: "Inaccettabile"
"È stata un'azione non concordata", ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in merito alla scritta luminosa Free Gaza proiettata su Palazzo Pirelli. "Un'azione che non è stata assolutamente autorizzata, è una delle violazioni della legge che in questi giorni si verificano", ha sottolineato ancora il governatore, secondo cui "non ci si deve rassegnare a questa situazione e bisogna continuare a tenere alto il principio della legalità".
Sulla scia delle parole del governatore lombardo si è espressa anche la Lega. Nello specifico, il deputato alla Camera Fabrizio Cecchetti, definendo il Pirellone "un palcoscenico per chi strizza l'occhio a Hamas", ha annunciato che presenterà una denuncia e un'interrogazione parlamentare per fare chiarezza su quello che ha definito un fatto "gravissimo" e "inaccettabile": "un atto di vandalismo istituzionale che offende le istituzioni e i cittadini lombardi".
La replica del consigliere Paladini a Fanpage.it
"È un momento eccezionale, per cui crediamo sia importante dare segnali di carattere eccezionale", ha replicato a Fanpage.it il consigliere Luca Paladini in risposta alle polemiche sollevate dalla destra e dal Presidente Fontana sulla proiezione della scritta Free Gaza. "Sappiamo di aver fatto una cosa inusuale, ma siamo di fronte a un genocidio, a una situazione che ha pochi paragoni nella storia del ‘900, eppure si è afoni rispetto a quanto sta accadendo. Per questo è necessario che tutti ne parlino, anche i muri, anche un muro come quello di Regione Lombardia".
Sulle polemiche, nello specifico, il Consigliere si è poi detto perplesso. "È un messaggio di pace che non fa altro che chiedere lo stop a violenza e morte", ha commentato a Fanpage.it. "Non capisco se venga contestata la forma o se sia un pretesto per contestare la sostanza del messaggio. Vorremmo un presidente con un po' più di coraggio in Regione Lombardia. Perché oggi questo coraggio non c'è. Si trova più forza nel denunciare una scritta durata 10 minuti fuori da un palazzo piuttosto che un genocidio".
Tornassi indietro lo rifaresti o sceglieresti un'altra modalità? "Assolutamente sì", ha concluso con fermezza il consigliere civico a Fanpage.it. "Probabilmente illuminerei anche l'altro lato se avessi la certezza di poter sensibilizzare efficacemente. Tutto quello che si può fare che è pacifico e non violento per Gaza credo valga la pena farlo e credo valga la pena farlo mettendoci la faccia".