Finte nozze a Como, la moglie (già sposata) aveva creato l’atto di matrimonio con l’intelligenza artificiale

Un finto matrimonio, portato avanti dalla sposa (in realtà già convolata a nozze e mai separata) con l'inganno. Ma quella che è accaduto a Rovellasca (Como) non è solo una assurda vicenda di cronaca locale.
Sono infatti intervenuti anche i carabinieri di Turate, che indagano ora per falso in atto pubblico commesso da privato, a sequestrare il finto atto di matrimonio, un documento realizzato online dalla sposa, 54 anni, grazie all'intelligenza artificiale. Un foglio intestato con il logo del Comune in cui si riportavano data e ora dello sposalizio, con tanto di firma dei testimoni.
Ed è stato proprio uno dei testimoni a scoprire il bluff, portando alla luce la farsa. L'uomo, chiamato a firmare il documento e insospettito dalla totale assenza di invitati da parte della donna, ha fotografato l’atto di nascosto e si è presentato in Comune a Rovellasca per chiedere se fosse tutto in regola. Al funzionario, completamente ignaro della procedura, sarebbero così bastati pochi istanti per rendersi conto di trovarsi davanti a un falso, e per informare i carabinieri.
Sì perché la sedicente sposa, professionista residente a Saronno (Varese), in realtà è risultata ancora legalmente unita al precedente marito, da cui non solo non aveva mai divorziato ma da cui non si era nemmeno separata. Tutto il contrario dell'aspirante sposo, coetaneo, ufficialmente divorziato dalla precedente consorte e quindi sulla carta libero di intraprendere una nuova unione civile. Fino allo stop imposto dai militari, che ora vogliono vederci chiaro e capire perché la donna – il cui "primo" coniuge non si sarebbe mai opposto alla separazione – abbia deciso di ingannare l'uomo che voleva diventare suo marito.