Femminicidio Sueli Barbosa, chiesto il giudizio immediato per il compagno Michael Pereira: rischia l’ergastolo

La Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato, saltando la fase dell'udienza preliminare, per Michael Pereira, il 45enne oggi in carcere per il femminicidio di Sueli Leal Barbosa.
La 48enne morì lo scorso 5 giugno precipitando dalla balaustra della portafinestra del suo appartamento al quarto piano, in viale Abruzzi (Milano), dopo che l'uomo – secondo l'accusa – avrebbe volontariamente provocato un incendio nell'abitazione, chiudendo la porta dall'esterno per creare una "trappola" dalla quale Barbosa non potesse scappare.
Le indagini
Stando a quanto emerso dalle indagini della squadra mobile della polizia, della polizia scientifica e dei vigili del fuoco, coordinate dall'aggiunta Letizia Mannella e dalle pm Alessia Menegazzo e Maura Ripamonti, il 45enne avrebbe sparso "sostanze acceleranti", come dei "solventi", nella camera da letto, in cucina e nel soggiorno.
Subito dopo aver appiccato l'incendio, gettando un mozzicone di sigaretta sul tappeto, Pereira è uscito, chiudendo la porta dall'esterno, e si è diretto a un bar dove ha poi ordinato una birra. In un disperato tentativo di salvarsi la donna si sarebbe affacciata alla portafinestra della camera, "chiedendo aiuto" e "mettendosi a cavallo della balaustra". Tuttavia, dopo pochi minuti Barbosa è precipitata per lo "sfinimento fisico causato dal calore estremo" ed è morta in seguito ai traumi di quella caduta da un'altezza di 20 metri.
L'accusa di omicidio volontario, contestata insieme a quella di incendio doloso, è aggravata dal rapporto di convivenza e dalla crudeltà. Dopo la richiesta di giudizio immediato avanzata dalle pm, si deve ora aspettare il decreto della gip Anna Calabi che fisserà la prima udienza del processo in Corte d'Assise per Pereira, difeso dall'avvocato Paolo Carrino. Al momento, l'uomo rischia una condanna all'ergastolo.