Femminicidio Pamela Genini, l’amica: “Mi ha chiamata un anno fa dicendo che l’aveva presa a pugni”

Pamela Genini è stata uccisa con circa 30 coltellate, il 14 ottobre, dal suo compagno Gianluca Soncin che non accettava la fine della loro relazione. Fanpage.it ha parlato con Nicole, un’amica della vittima, che ha raccontato l’ultimo anno di Pamela e l’escalation degli episodi di violenza da parte del compagno.
A cura di Beatrice Barra
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Pamela Genini, uccisa dal compagno Gianluca Soncin (a destra) e l’amica Nicole (a sinistra)
Pamela Genini, uccisa dal compagno Gianluca Soncin (a destra) e l’amica Nicole (a sinistra)

"Le ha spaccato il vestito, l’aveva presa a pugni, presa per i capelli e le aveva lanciato una valigia sulla mano", a raccontarlo a Fanpage.it è Nicole, un'amica di Pamela Genini, 29enne uccisa dal compagno Gianluca Soncin che non accettava la fine della loro relazione. Con queste parole Nicole fa riferimento a un episodio che risale a settembre del 2024, quando Pamela ha chiesto all'amica il numero di un fotografo che avrebbe potuto contattare per il Red Carpet al quale avrebbe dovuto partecipare insieme al compagno.

Stando a quanto raccontato dalla vittima all'amica, Soncin l'avrebbe vista messaggiare con questo fotografo e sarebbe diventato subito violento, tanto da procurarle una frattura a un dito della mano. Una volta arrivata in ospedale i medici avrebbero subito riconosciuto i segni di violenza, l'avrebbero interrogata e le avrebbero dato il numero per effettuare la denuncia.

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"Lei era convintissima di denunciare – spiega Nicole – solo che il giorno dopo lui si è messo in ginocchio piangendo e dicendo che si voleva ammazzare, che avrebbe preso i farmaci giusti e che sarebbe andato da uno psicologo".

In queste circostanze è difficile uscire dalla spirale della violenza, perché "quando una è sotto le grinfie di questa persona che ha un'ossessione verso di te, è come se fossi una sua proprietà".

Foto dei lividi sotto gli occhi mandate da Pamela Genini all’amica Elisa Bartolotti e all’ex fidanzato 
Foto dei lividi sotto gli occhi mandate da Pamela Genini all’amica Elisa Bartolotti e all’ex fidanzato 

I dubbi all'inizio della relazione con Soncin

I primi episodi di violenza sono arrivati già nel primo periodo della relazione tra Pamela e Soncin. "Era geloso e possessivo" di chiunque entrasse in contatto con la vittima.

All'inizio del rapporto, infatti, Pamela lavorava per un'agenzia immobiliare di lusso e si occupava di accompagnare i potenziali acquirenti a visitare gli appartamenti. "Lui era geloso delle amiche, figurati se lei poteva accompagnare [qualcuno, ndr] a far vedere gli appartamenti", così le avrebbe chiesto di lasciare il suo lavoro.

"Le ha dato una carta, ma alcune volte gliela chiudeva, dipende da come si comportava lei. Doveva stare alle sue regole", spiega Nicole.

Le prime perplessità dell'amica di Pamela nascevano dal fatto di non aver mai conosciuto Soncin in un anno e mezzo di relazione. "È quello che mi sono chiesta la stessa sera che è morta. Io e Pamela ci conoscevamo da 15 anni, da quando lei aveva 17 anni. È molto strano perché io ho conosciuto [le persone con cui ha avuto una relazione, ndr] dal suo primo amore, fino al penultimo", ogni volta che c'era l'occasione di far conoscere il compagno a Nicole, invece, Pamela rimandava. "Secondo me [non facendole conoscere Soncin, ndr] voleva proteggermi, come voleva proteggere la sua famiglia".

All'inizio della frequentazione con Soncin Pamela ha confidato all'amica che "la cosa che non mi va giù, mi diceva, è che ha tante armi in casa". 

In più, quando Nicole la chiamava per sapere come andasse o dov'era, lei non rispondeva e le mandava messaggi tipo: "Scrivimi Nicole, sono qui con lui, ti chiamo dopo quando porto Bianca [la cagnolina di Pamela, ndr] al parco".

De sinistra a destra: Pamela Genini insieme all’amica Nicole
De sinistra a destra: Pamela Genini insieme all’amica Nicole

Dalla sera di quindici anni fa in cui si sono conosciute, Nicole e Pamela sono sempre state grandi amiche e hanno condiviso ricordi e passioni: "Amava vivere, purtroppo non potrà crescere, fare una famiglia, dei figli, diventare zia. Tra poco sarebbe diventata zia, è una cosa che la rendeva molto felice…"

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