Famiglia di usurai prestava soldi durante la pandemia: confiscati immobili da 400mila euro
È arrivata ora anche la confisca in via definitiva di cinque immobili da un valore di oltre 406mila euro per un uomo già condannato per usura. L'uomo, contando anche sulla complicità della moglie e della figlie, nel periodo di massima emergenza della pandemia Covid prestava soldi alle persone in difficoltà con tassi usurai.
Le indagini nei suoi confronti erano scattate già nel 2013: in tutti questi anni ha sempre cercato vittime di usura approfittando delle difficoltà economiche di questi. In piena pandemia le persone che si sono rivolte a lui sono aumentate: l'uomo, sempre in accordo con il resto della famiglia, riceveva le sue vittime in un ufficio del centro città di Como. Ora anche questo è finito sotto sequestro.
Condannata anche la moglie e le due figlie
L'uomo sta scontando una pena di reclusione di cinque anni deciso durante un patteggiamento: le pene detentive emesse dal Tribunale di Como sono diventate definitive nel maggio del 2021. Oltre alla condanna per l'uomo è arrivata anche quella per la coniuge di due anni di reclusione e quella delle due figlie, che stanno scontando una pena di un anno e quattro mesi per le due figlie.
Gli immobili acquistati con i soldi dell'usura
La Guardia di Finanza di Como che nei giorni scorsi ha provveduto alla confisca ha precisato che "il provvedimento recentemente notificato sancisce la definitività della confisca degli immobili acquisiti con i proventi dell’usura. Gli immobili vengono ora assegnati all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati che ne valuterà la loro destinazione che potrebbe consistere nella loro vendita, con devoluzione dell’incasso a favore dell’Erario, ovvero nell’assegnazione a Enti locali od associazioni per finalità sociali".