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Fabio Volo si schiera a difesa del glicine di piazza Baiamonti: “Ci siamo mangiati il verde come Pac-man”

L’attore e scrittore Fabio Volo ha lanciato un appello in favore del glicine di piazza Baiamonti: “Non tagliamolo, vi prego”. Secondo il progetto approvato dall’amministrazione comunale di Milano, la pianta dovrà essere abbattuta per far posto al Museo nazionale della Resistenza.
A cura di Enrico Spaccini
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Fabio Volo e il glicine di piazza Baiamonti
Fabio Volo e il glicine di piazza Baiamonti

Fabio Volo ha pubblicato un video in difesa del glicine di piazza Baiamonti, in zona Porta Volta a Milano. "Non tagliamolo, vi prego", ha detto il dj, conduttore tv, attore e scrittore di Calcinate, ma milanese d'adozione. Secondo quanto previsto dal progetto, già approvato dall'amministrazione comunale, quella pianta dovrà essere abbattuta per far posto al Museo nazionale della Resistenza.

I vip che vogliono salvare il glicine

Considerato un pezzo di storia, oltre che importante dal punto di vista ambientale per il quartiere, il glicine ha mosso residenti e ambientalisti che stanno raccogliendo firme e organizzando eventi cercando di salvarlo. Non solo, anche diversi vip si sono esposti in merito come Giovanni Storti, che a Fanpage.it ha detto che secondo lui ormai "la città è persa".

Dopo Elio e le storie tese e Germano Lanzoni (Il milanese imbruttito), anche Volo ha voluto metterci la faccia. La petizione online per salvare il glicine, e i tigli pluridecennali del vicino giardino comunitario dedicato a Lea Garofalo, ha superato le 50mila firme. "Mi unisco anche io a tutte queste persone che hanno partecipato, a tutti i milanesi che non vogliono che venga tagliato questo glicine", ha detto l'attore bresciano nel video caricato dal consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi.

"Ci siamo mangiati il verde come Pac-man"

Secondo il conduttore tv, anche se questa può sembrare una battaglia piccola "rispetto a grandi progetti", non lo è per Milano: "Ci siamo mangiati il verde con un marciapiede, una piccola stradina, un piccolo appartamento, un piccolo garage", commenta Volo, "pian pianino come Pac-man, c'è rimasto pochissimo verde".

Per domani, sabato 20 maggio, è previsto al giardino comunitario Lea Garofalo un incontro con chi ha intenzione di battersi ancora per quel glicine. Intanto, però, dal presidente dell'Associazione nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) Roberto Cenati non sono arrivate parole rassicuranti.

La pianta farà spazio alla piramide firmata da Herzog & De Meuron che ospiterà il Museo nazionale della Resistenza, e la posizione di Cenati è chiara: "Sono per mantenere la decisione assunta dall'amministrazione comunale, siamo contenti che si realizzi dopo 80 anni il Museo nazionale della Resistenza nel luogo prescelto".

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